Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  25/05/2023

Ecco il documento del 2018 che ha dato vita al gruppo "Diritti in movimento"

Prende il via quest’estate 2018 un ‘‘Movimento’’ che mira a occuparsi organicamente dei diritti delle persone fragili.

  E’ un progetto (apartitico) volto a rimettere il ‘diritto civile’ al centro degli interessi, della discussione politica, del metodo di lavoro: se è vero che sempre più la vulnerabilità -   da cui tanti momenti della nostra vita sono contrassegnati - richiede parole di prossimità, confidenza, interscambio,

  Ci si propone, in particolare, di analizzare la frontiera dei diritti soggettivi secondo un taglio ispirato alla franchezza, al realismo: con particolare attenzione per i motivi della quotidianità, dell’effettività.  La condizione umana – si tratti di maschi, di femmine, di bambini - appare in effetti costellata da passaggi ‘dinamico-relazionali’ e di momenti ‘statico-solitari’: neo-posizioni da rifinire tutte su ambedue i versanti: la piazza e il buen retiro, il dentro e il fuori, il sole e l’ombra, gli strepiti e i ronzii nostalgici, più appartati.

  No comunque a un’ottica di tipo paternalistico, commiseratorio, per il giurista. Piuttosto un registro ‘promozionale’, che esalti sempre la freschezza partecipativa, la fertilità individuale dei più deboli. In gioco c’è la ‘qualità di vita’ di ‘ciascuno di loro’, di ‘ognuno di noi’: casa, lavoro, affetti, reddito, territorio, pensione, salute, assistenza, scuola, cultura, servizi, legami sociali, ambiente, tempo libero.

 

 




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