Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  30/06/2023

Ecco a cosa serve il patto di rifioritura - (segue) - P.C.

“Soldi, sangue e droga”: chi è il 17enne arrestato per la morte di Michelle Causo che voleva fare il trapper

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Sui social le rime delle canzoni: “Vivo in un monolocale, scemo, ho venduto la droga”. E anche “Finirai dentro una bara”. E le foto delle serate da sballo a base di hashish e cannabis a Trastevere, Ponte Milvio o al Colosseo

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Frasi malinconiche su relazioni ormai chiuse, emoticon con goccioline di sangue, video con spinelli, foto a indumenti di marca, musica trap e 13mila followers su Instagram. È questo il mondo del ragazzo di 17 anni nato in Italia da genitori dello Sri Lanka arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile con l'accusa di aver ucciso a coltellate Michelle Maria Causo, a Primavalle nella periferia nord-ovest di Roma.

Soldi, sangue e droga: è questo quello che si vede nei suoi canali. “Contattatemi”, scrive, quando senza scrupoli — i suoi profili sono pubblici e aperti — invita i suoi followers a contattarlo per acquistare la cannabis e l’hashish che fuma a casa, nelle serate a Trastevere e poi ancora a Ponte Milvio, a largo San Pio V. Poi ci sono le serate al Qube, le foto di gruppo con “la gang” al Colosseo, le bottiglie di vino da ostentare.

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E le canzoni: violenza, storie di spaccio, violenza, insulti omofobi e sessisti. “Vivo in un monolocale, scemo, ho venduto la droga”, “finirai dentro una bara”. Ma anche canzoni d’amore per farsi perdonare, sempre con un tocco “gangsta”: “Te ne sei andata perché ho fatto lo str**zo del ca**o, ti giuro ti capisco ma nel mentre mi stai ammazzando”.

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Su TikTok i toni si fanno più personali e intimi. “Ti ho dato un amore che nessun altro ti poteva dare”, scrive sopra alle sue foto. Parla di una ragazza, Gaia, probabilmente una sua ex. La nomina più volte, anche in risposta ad alcuni commenti: “Le Gaie rimangono impresse nella vita”. E ancora: “Io so di aver commesso sbagli”.

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Intanto i suoi profili si riempiono di insulti e minacce”. “Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Devi marcire in galera”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”. E ancora: “Devi soffrire”. “Mi hai portato via una delle persone più belle che la vita mi avesse mai dato, vergognati”, scrive una ragazza.

 




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