Cultura, società  -  Marco Faccioli  -  20/12/2022

....E BRAVO MARTINEZ! Apologia del portiere dell'Argentina e del suo plateale gestaccio di fine partita

Emiliano Martinez, estremo difensore dei neocampioni del mondo di calcio, è riuscito in quello che forse è stato il più grande dei suoi miracoli: farsi ricordare non per le incredibili parate che hanno fatto trionfare l'Argentina, ma per quello che ha fatto durante la premiazione.

Ma perché? si sono di certo chiesti tutti i telespettatori in mondovisione dopo averlo visto, fresco fresco campione del mondo, prendere in mano il suo personalissimo premio di miglior portiere dei Mondiali di Qatar 2022 e portarselo oscenamente sulle parti intime (il tutto sotto lo sguardo perplesso dell'Emiro).

Un gestaccio senza senso (hanno pensato i più) che è diventato in pochi minuti il meme più virale sulla finale della Coppa del Mondo (...ed ecco che il tutto un senso già ce l'ha).

Che l'estremo difensore alboceleste fosse mezzo matto lo si era capito già durante le precedenti partite e, più che mai, durante i decisivi calci di rigore della finale. Mosse da hip hop, balletti improvvisati, linguacce: si è visto di tutto mentre gli oramai ex campioni del mondo della Francia si presentavano sul dischetto degli undici metri. Mezzo matto sì, ma nel frattempo Martinez è stato anche cruciale: la parata simbolo dei Mondiali resta la sua. Al 120esimo, sul punteggio di 3 a 3, la panchina francese era già scattata in piedi vedendo Randal Kolo Muani calciare a botta sicura. Il portiere argentino invece ha respinto il tiro con una parata di piede in uscita, con una tecnica molto più simile a Kung Fu Panda che al calcio. Senza quel suo intervento, oggi Leo Messi non sarebbe il dio del calcio e l’Argentina non starebbe festeggiando la sua terza Coppa del Mondo.

Ma torniamo al gestaccio e domandiamoci, almeno per una volta, non tanto perché questo campione lo abbia fatto, quanto piuttosto il perché, oramai sbollita tutta la tensione dei rigori, non avrebbe dovuto farlo.

Vista l'epoca che stiamo attraversando e i tempi che stiamo vivendo, l'utilizzo del premio fatto da Martinez (forse più degno di un film di Alvaro Vitali che di una premiazione in mondovisione) rasenta più la genialità che il malcostume. Probabilmente il neo campione del mondo nemmeno è stato troppo a riflettere sull'utilizzo fallico del proprio premio, ma qualora lo avesse fatto sarebbe potuto giungere alle seguenti conclusioni:

  1. innanzitutto è il campione del mondo, e come tale gli va perdonato tutto;

  2. le conseguenze del suo gesto sulla sua carriera di calciatore avranno ovviamente impatto zero (e questo punto possiamo anche considerarlo come un corollario di quello che lo precede);

  3. se non avesse fatto il gestaccio molto probabilmente la sua faccia, il suo nome e il suo premio sarebbero già stati dimenticati dai più un minuto dopo la premiazione dell'Argentina, invece, così facendo, il portiere dagli istinti boccacceschi ha surclassato sul podio della popolarità (almeno nel popolo del web) la decisamente più sobria “pulce” Leo Messi …e scusate se è poco!

In un mondo di Internet (e non solo) dove tutto funziona esattamente all'incontrario di quanto dovrebbe avvenire, c'è ben poco da stupirsi e da fare i bacchettoni se, per innata follia o per ragionato calcolo, qualcuno si mette a far lo scemo sapendo di essere sotto gli occhi del mondo intero. Quotidianamente vi sono influencer o creator di ogni risma che sui social media si inventano ogni genere e tipo di idiozia per una manciata di like in più, e ognuno di questi (e sono milioni) avrebbero di certo barattato 10 anni di vita per essersi trovati al posto di Martinez in quei pochi secondi sotto gli occhi del mondo per potersi inventare qualcosa di memorabile e diventare i re dei meme sulla rete per 24 ore.

Oggi tutto è assolutamente sdoganato, ragione per cui, analizzando l'etica corrente, nulla è più da considerarsi inopportuno, disdicevole o anche solo di cattivo gusto. Non dimentichiamo, sempre restando nel mondo del calcio, che pochi giorni prima, il presidente di una squadra di calcio italiana di serie A aveva promesso ai suoi giocatori (tra le crasse risate di tutti i presenti che lo ascoltavano) che avrebbe garantito loro “un pullman di troie” in caso di vittoria con la Juventus.

e c'è ancora chi si scandalizza, o anche solo storce il naso, per il gestaccio (o meglio, per il “gesto”) di Martinez?

...ma suvvia! Fatemi il piacere! Direbbe il mai abbastanza compianto principe de Curtis.




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