Protagonista l'imprenditore ed ex senatore di Gallipoli VB, che dopo il regalo di vent'anni fa al nipote è ricorso al tribunale appellandosi all'articolo del codice civile che prevede la "revocabilità della donazione per ingratitudine": l'uomo navrebbe diradato ogni contatto fino a non rispondere neanche a telefono e lo avrebbe insultato davanti ad altre persone
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LECCE - Oltre vent'anni fa il noto imprenditore petrolifero ed ex senatore VB, di Gallipoli, donò un miliardo e 600 milioni di vecchie lire ad un nipote. Attualmente, i rapporti tra i due parenti non sono però idilliaci come un tempo. Tanto che nei confronti di un nipote "core ingrato", il vulcanico ex sindaco della città bella ha deciso di chiedere indietro i soldi (800mila euro attuali): ingiurie e nessuna riconoscenza, a dire dell'imprenditore che ha così fatto causa al parente più giovane appellandosi all'articolo del codice civile che prevede la "revocabilità della donazione per ingratitudine".