Ambiente, Beni culturali  -  Maria Rosa Pantè  -  30/08/2023

Diario di un'insolita amicizia - otto

La peste suina è una malattia tipica dei suidi quindi cinghiali e maiali, è una malattia virale ed è letale, non sono state trovate cure e nemmeno vaccini.
 
Si trasmette facilmente fra cinghiale e maiale anche solo per semplice contatto, come è per molte malattie virali.
 
Ne sappiamo qualcosa anche noi umani vista l'esperienza del covid, fra l’altro un virus che contrariamente alla peste suina è passato da un animale all’animale uomo. Il famoso spillover: salto di specie del virus ben contento di saltare in un animale mobile e sociale come l’homo sapiens.
 
La peste suina per ora non si trasmette, l’aviaria invece pare proprio di sì.
 
Comunque perché si teme tanto la peste suina? Perché alcune Regioni fra cui la mia, il Piemonte, e la Liguria hanno creato addirittura zone rose per controllare i focolai? Perché la si teme a tal punto da ipotizzare l’abbattimento di OGNI SUINO compresi quelli dei rifugi e quelli non da reddito, ma da compagnia?
 
Cosa per fortuna sventata dalle proteste delle associazioni animalite.
 
Immaginate una peste canina o felina e qualcuno che entra in casa vostra e vi ordina di abbattere il vostro cane o il vostro gatto. O magari che so il vostro figlio di nome Gervasio perché c’è un virus che colpisce i Gervasi.
 
Ovviamente non si ha paura per la salute dei cinghiali o dei maiali, ma per questioni puramente economiche. Pensate a cosa farebbe in un allevamero intensivo l’arrivo di una tale malattia. Il danno economico, perché si sa i maiali negli allevamenti intensivi non sono esseri viventi e senzienti, ma sono prosciutto e salami e braciole da grigliare.
 
Mentre scrivo ho orrore di tutto questo, ma devo scriverlo perché fa parte della mia storia e di questa insolita anicizia.
 
Allora la peste suina fa paura agli allevatori, a chi gestsce gli allevamenti intensivi e certo a chi commercia e persino a chi mangia.
 
Dei maiali intersesa a poche persone, ma a qualcuna per fortuna sì.
 
Infatti attraverso una associazione animalista META, (acronimo per Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente) materializzatasi nella persona di Stefania, mi è arrivata la proposta di adottare due maialine, in stallo in un agriturismo a Boleto, sul Lago d’Orta, quindi in Piemonte.
 
Un colpo di fortuna perché per via della peste suina è vietato spostare i maiali fra Regioni, mentre nella stessa Regione il movimento si può fare e così appunto è stato.
 
Postilla pensate un po’, per eliminare i focolai non si pensa a rendere più salubri gli allevamenti intensivi, ma ad abbattere più cinghiali. Per cui se andate a passeggaire nei boschi vi consiglio di cantare non per tenere lontani i cinghiali, ma per non farvi colpire da maldestri cacciatori.
 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film