Ambiente, Beni culturali  -  Maria Rosa Pantè  -  26/09/2023

Diario di un’insolita amicizia - Nove  

La peste suina africana di cui ho scritto la volta scorsa alla fine è arrivata negli allevamenti intensivi, proprio in Lomellina, vicino a Pavia dove c’è una altissima concentrazione di allevamenti intensivi di maiali. Era ovvio che un virus si trovasse bene dove ci sono moltissimi animali ammassati in spazi chiusi e già indeboliti da una vita di sofferenza (una non vita di fatto).
 
Così per ora sono stati ammazzati (in vere e proprie camere a gas) 33000 maiali.
 
Parentesi: 33000 maiali quanta acqua da vivi avrebbero consumato e quanto disboscamento per produrre il loro cibo? Quanti antibiotici avrebbero immesso nel mondo per esempio nei corpi di chi mangia una grigliata con gli amici? Aldilà del dolore animale, 33000 maiali vuol dire un inquinamento pazzesco.
 
Ci sono le riprese di ruspe che tirano su questi cadaveri e li buttano in camion che presumo li porteranno a un inceneritore.
 
Il virus è arrivato anche in un santuario (il santuario luogo per antonomasia sacro e separato è non solo un luogo di culto, ma anche il nome di luoghi ove vengono portati animali salvati da maltrattamenti).
 
Il santuario, Cuori Liberi, vicino a Pavia e vicino ai grandi allevamenti è stato contagiato, nonostante le misure di biosicurezza, alla fine dopo molte morti sono restati 10 maiali ancora sani.
 
Ma le autorità da Confindustria a Regione Lombardia a Ministero dell’Agricoltura hanno dato l’ordine di ammazzare anche i maiali del santuario, che erano accuditi e curati e monitorati.
 
Studiarli avrebbe certo aiutato a capire qualcosa di più sulla malattia, ma si è preferito ignorare qualsiasi obiezione, e ammazzare i maiali anche se sani a scopo preventivo.
 
I volontari e molti animalisti si sono opposti andando al santuario per far da scudo agli animali. Purtroppo il 20 settembre la polizia, i carabinieri, la digos sono entrati a forza di manganellate e hanno fatto strada a 4 veterinari che hanno ucciso animali sani.
 
Il 7 ottobre ci sarà una manifestazione a Milano “Giù le mani dai santuari” perché qualcosa di sacro deve restare.
 
PS Per salvare i prosciutti non hanno nemmeno atteso l’udienza del TAR del 5 ottobre. Qualcosa di legale deve restare.
 
Possiamo cambiare tutto, dal piatto.
 




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