Amministrazione di sostegno  -  Paolo Cendon  -  27/09/2023

Cercare di migliorare le cose, si, con l'Amministrazione di Sostegno

---- TORNARE AL PASSATO, NO GRAZIE !!!

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 C’è qualche amministratore  di sostegno, è vero,  che oggi  non si comporta al meglio, che segue troppe pratiche in contemporanea,  che incassa indebitamente delle indennità più che decenti, che trascura il suo beneficiario, che fa il suo comodo

 – ma per  dieci AdS così ce ne sono NOVANTA che, tutt’al contrario,  si   vedono scaricare addosso dai Servizi sociosanitari la vita intera del beneficiario,

che sono tempestati quotidianamente di telefonate da quest’ultimo,

che  diventano - oltre che l’AdS - anche la mamma, il segretario, il badante, lo psicologo, l’accompagnatore, il consolatore, il postino, il tassista privato, l’infermiere, l’addetto alle pompe funebri del loro assistito,

che prendono per  un anno di lavoro indennità di 600 euro (seicento) dalla Regione, quando va bene

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 C’è qualche giudice tutelare, è vero,  che non si sa perché non faccia  un altro mestiere

- ma per dieci così ce ne sono  NOVANTA che cercano invece di risolvere problemi complicati, ogni giorno,

che fanno scrupolosamente le ''audizioni'' coi beneficiandi,

che sanno essere pazienti e comprensivi,

che prendono atto di tutto ciò che l’amministratore riferisce loro progressivamente,

che cercano di collaborare al meglio con le cancellerie,

che prendono atto delle lamentele degli amministrati,

che tentano di non lasciarsi schiacciare da numeri di pratiche soverchianti sui loro tavoli (nelle grandi città sono ormai oltre 20 000 le situazioni pendenti e si tratta di  fascicoli  che si rinnovano e si complicano quotidianamente …)

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 Tentare di migliorare le tante cose che oggi non funzionano, certo giustissimo, doveroso, sacrosanto, indispensabile ---  Tornare al passato remoto però , secondo quanto suggerisce qualcuno, significherebbe

(a) interdire senz’altro quei centocinquantamila che hanno almeno la fortuna di essere abbastanza matti da poter esigere almeno una camicia di forza,

e (b) lasciare tutti gli altri fragili, non così gravi, senza niente di legale, privi di qualsiasi protezione,

in balia cioè di familiari purtroppo avidi talora, opportunisti, menefreghisti, taccagni a volte,

costringere tutti quanti ai sotterfugi, agli espedienti,

soprattutto abbandonare CHI NON CE LA FA OGGI A GESTIRSI DECOROSAMENTE DA SOLO, (disabilità, ictus, quinta età, Alzheimer, dipendenze gravi, morenti, depressioni, schizofrenie non terribili, autismo, analfabetismo di ritorno, Down, maniacalità, sclerosi, neuropatologie, malattie rare, oligofrenie, disadattamento sociale, inettitudini croniche, smemoratezze, Parkinson, ossessioni, paranoie, carcere, casa di riposo)  

--- soli e privi di sostegno davanti a problemi come  la ricerca del medico, la luce da pagare, l’acqua, il gas, il riscaldamento,

---- l’ISEE, il condominio, il telefonino, internet, il garage, le manutenzioni,  la posta, l'igiene domestica, le tasse,

 --- l’antennista, le imposte, i contributi, l’INPS, l’acquisto delle medicine, il mutuo, i debiti, il fisioterapista,

--- la tintoria,  i bonus, i certificati, il bollo, le riparazioni degli elettrodomestici, la cura del cimitero,

--- l'assicurazione obbligatoria,  le truffe,  gli imbrogli, le truffe porta a porta, le clausole vessatorie, i tranelli,  la tessera sanitaria, i cibi per  il gatto ….

 




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