Si tende, “generalmente”, a negare che il diritto possa essere paragonato, attraverso un lento processo di “avvicinamento”, a quelle scienze note come “esatte”.
E se invece la logica matematica, che permea, e si rinviene in, tutto ciò che ci circonda – la Natura da cui tutto trae origine – costituisse essenza necessaria anche di quello, considerando che i meccanismi logico-giuridici non sono altro che una “diversamente declinata” riproduzione delle categorie astratte matematiche, sebbene vestite, queste, di un linguaggio in parte distinto, artificiale ed artificioso, quale è quello del “diritto”?
Visite, contatti P&D