Cultura, società  -  Redazione P&D  -  29/03/2023

Berlusconi "L'italiano" diventa musical e Londra si mette in fila

PER RIDERE DELLE GESTA EROTICHE DEL CAVALIERE

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Lo spettacolo da oggi in scena al teatro Southwark Playhouse: ci sono anche Putin, Boccassini, Veronica Lario e il Bunga bunga. Abbiamo visto lo show in anteprima: ecco com'è

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LONDRA - Eccoci, fuori dal teatro, a pochi metri dal tenebroso grattacielo dove anni fa bazzicava Joseph Mifsud, il misterioso docente maltese della Link University di Roma coinvolto nel caso Russiagate e oggi svanito nel nulla. Invece in Italia, da giorni, anzi settimane, si parla del nuovo musical "Berlusconi" a Londra. Tutti ne hanno scritto senza vederlo. "Repubblica" invece, insieme a qualche decina di londinesi, ha assistito in anteprima a una delle prove finali - per affinare gli ultimi dettagli - dell'attesissimo show in cartellone da oggi al teatro Southwark Playhouse, in un vicolo della trafficata rotonda di Elephant & Castle a sud del Tamigi.

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Ne vale la pena? Ebbene sì. Il musical, in inglese e scritto da Ricky Simmonds e Simon Vaughan, diretto da James Grieve e prodotto da Thomas S. Barnes e dalla Francesca Moody Productions delle premiate serie "Fleabag" e "Baby Reindeer", ha un pregio: è in lingua inglese ma parla meravigliosamente sia agli italiani che conoscono bene il draconiano Silvio Berlusconi sia ai britannici oltre la maschera caricaturale del Cavaliere.

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A proposito, il musical ne storpia lo spelling con "Caviliere", speriamo lo correggano in tempo. Appena si entra, tra luci stroboscopiche, tricolori, fumi e l'ossessivo busto dell'imperatore romano Tiberio, l'avvertimento: "Attenzione: linguaggio volgare e riferimenti sessuali". Show raccomandato dai 14 anni in su.

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Eh già. Perché ovviamente qui c'e la canzone "Bunga bunga", le ossessioni sessuali di Berlusconi alias uno spettacolare Sebastien Torkia (già visto in "Mamma Mia" e "Aladdin") che compra donne e favori con banconote da 200 euro, mentre le canzoni ripercorrono la sua vita, da quando era crooner in blazer bianco fino al battezzarsi "Gesù Cristo della politica", che "cammina sulla pioggia" scatenato in discoteca e che offende anche qui Angela Merkel, "the unfuckable lard-ass". Manca solo un "evitiano" "Don't cry for me, Olgettina!'.

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E quando sale sul palco Vladimir Putin (Gavin Wilkinson), a petto nudo e con splendente crocifisso, che gli offre un aiuto per avere qualche voto in più, ecco Silvio che gioisce a braccia alari come Kate Winslet in "Titanic": "Vlad mi aiuta a vincere l'elezione, questo mi fa venire un'erezione!".

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Laidezze a parte, il musical è ascesa e caduta dell'onnipotenza berlusconiana: dai genitori (John Conroy e Susan Foy in un'angelica "Mamma Rosa") e il loro editto (primo della sua ottuagenaria vita) a mollare i microfoni delle crociere per costruire palazzi alla periferia di Milano. Sliding door. Poi la catapulta politica "che mi salverà il culo", esulta Berlusconi, il calcio e il Milan "per tenere per le palle" i tifosi, perché "io sono il talismano intoccabile" degli italiani, "l'eroe delle loro anime", mentre dal sottosuolo del palco spuntano memorie di zombie. "Ho fatto di tutto, per l'Italy!", gongola il danzante Silvio-Torkia.

 

 




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