Ambiente, Beni culturali  -  Gabriele Gentilini  -  27/12/2021

Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili

Con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 viene recepita l’attuazione della direttiva 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, (RED II) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.

Detta norma è entrata in vigore il 15 dicembre 2021 ed almeno sulla carta costituisce un progressivo sviluppo dello scopo di ricorrere in maniera massiva a fonti energetiche di matrice non carbonifera, tale da ridurre del 55 per cento le emissioni climalteranti rispetto al 1990, con l’azzeramento al 2050

Dunque e come stabilisce il suo art. 1, la normativa ha l'obiettivo di accelerare  il  percorso  di crescita sostenibile del Paese, recando disposizioni  in  materia  di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con gli  obiettivi  europei di decarbonizzazione del sistema energetico al  2030  e  di  completa decarbonizzazione al 2050.

Per le finalita' descritte  il decreto  definisce gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario  e  giuridico,  necessari  per  il  raggiungimento  degli

obiettivi di incremento della quota di energia da  fonti  rinnovabili al 2030, in attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 e nel  rispetto dei criteri fissati dalla legge 22 aprile 2021, n. 53.

Il presente decreto reca disposizioni necessarie  all'  attuazione delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di  seguito anche:  PNRR)  in  materia   di   energia   da   fonti   rinnovabili, conformemente al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e  il  Clima (di seguito anche: PNIEC  https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/proposta_di_piano_nazionale_integrato_per_energia_e_il_clima_italiano.pdf , fonte Ministero transizione ecologica), con la finalita' di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati,  gia'  orientati  all'aggiornamento degli obiettivi nazionali da stabilire ai sensi del Regolamento  (UE) n. 2021/1119, con il quale  si  prevede,  per  l'Unione  europea,  un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di  gas  a  effetto serra di almeno il 55 percento rispetto ai livelli del 1990 entro  il 2030.

Sempre la norma nei suoi passaggi e premesse iniziali sancisce che  l'Italia intende conseguire un obiettivo minimo  del  30  percento come quota complessiva di energia da fonti  rinnovabili  sul  consumo finale lordo. L'Italia intende inoltre adeguare il predetto obiettivo percentuale per tener conto delle previsioni di  cui  al  regolamento (UE) n. 2021/1119, volte a stabilire  un  obiettivo  vincolante,  per l'Unione europea, di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 percento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.

Nell'ambito dell'obiettivo di  cui  sopra,  e'  assunto  un obiettivo di incremento indicativo di energia  da  fonti  rinnovabili nei consumi finali per riscaldamento  e  raffrescamento  pari  a  1,3 punti percentuali come media annuale calcolata per i periodi dal 2021 al 2025 e dal 2026 al 2030.

Gli obiettivi di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 3, sono perseguiti in  coerenza con le indicazioni del Piano Nazionale Integrato per l'Energia  e  il Clima  e  tenendo  conto  dell'evoluzione  e  dell'aggiornamento  dei consumi statisticamente rilevanti.  

In allegato il d lgs 8/11/2021 nr 199


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