Nell’ultimo fascicolo della NGCC, uscito ieri, trovo varie inesattezze circa il mio pensiero in tema di AdS.
In un articolo si afferma ad esempio che io sosterrei che l’AdS non possa mai essere ‘’incapacitante’’.
Non lo penso e non l’ho mai detto ... e se in apparenza l’ho detto sarà che mi sono espresso male.
Dico solo che non lo è in modo automatico. Bisogna cioè che sia il GT ad affermarlo nel decreto espressamente. Se il GT non lo afferma a chiare lettere, come spesso accade ad es. nel campo della disabilità fisica, l’incapacitazione non scatta.
Insomma io sostengo solo che l’incapacitazione non è un effetto automatico dell’entrata in campo dell’AdS.
Esempio tipico il mancato pagamento di qualche bolletta, per intermittenti possibili amnesie dell’utente malestante; bene qui che venga magari nominato un AdS, ma anche l’interessato, finché non capitano buchi di memoria, potrà continuare utilmente - ecco il punto - a pagarsele lui. Nessuna incapacitazione!!!
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Altro malinteso possibile, là dove si lascia intravedere – in un altro articolo della NGCC - che io sosterrei un allargamento indiscriminato dell’AdS a tante nuove categorie di fragili.
Per carità!
Il presupposto è che dovranno sempre ricorrere, ogni volta, nel caso specifico, gli estremi dell’art. 404 c.c., cioè un’impossibilità anche temporanea del fragile di provvedere ai propri interessi.
Ho scritto spesso così lodando ed esaltando i casi i cui dei GT - ad esempio - non sottoponevano ad AdS, a ragion veduta, un portatore d.s.d. Down, uno schizofrenico ben sostenuto da una rete, un pluricentenario…