ARRESTATO IL RESPONSABILE
L’aggressore è rinchiuso nel carcere di Brescia con l'accusa di violenza sessuale aggravata
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Ifatti risalgono a qualche settimana fa. Una bambina di dieci anni è stata abusata nel centro d’accoglienza di Collio nel Bresciano ed è rimasta incinta del suo aguzzino. Lui, bengalese che ha meno di 30 anni, è finito in una cella del carcere di Brescia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e la bambina è stata subito allontanata con la madre.
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Secondo quanto ricostruisce Bresciaoggi, che ha raccontato la notizia, vittima e aggressore erano ospitati in due stanze vicine. Col tempo, lui sarebbe riuscito a guadagnarsi la fiducia della bambina e di sua madre. A denunciare gli abusi sarebbe stata proprio la donna, che si era accorta di comportamenti strani e anomali della bambina: le sembrava sempre più apatica e svogliata. Davanti agli operatori del centro è poi emerso l’orrore della violenza subita in un contesto che, invece, avrebbe dovuto proteggere la piccola in attesa di ottenere protezione internazionale.
Appena i fatti sono stati denunciati, le indagini sono state affidate alla Squadra mobile della questura di Brescia. Il primo atto della procura diretta da Francesco Prete è stato quello di allontanare la bambina e sua madre dal centro che ospita in tutto una ventina di richiedenti asilo. Insieme sono state collocate in una struttura protetta della Bassa bresciana dove psicologi e operatori proveranno a seguirle nel difficile percorso che le attende.