Non segnalare alla polizia che c’è un corpo esanime, steso per terra, non si può. Vietato pure abbandonare un neonato in un cassonetto. E c’è qualche altra figura del genere nei nostri codici.
In altri casi è vero il contrario: cioè se uno volta le spalle a un altro, non succede praticamente niente.
Ad esempio dire alla propria fidanzata che l’amore verso di lei è finito: ’’Cara, non prendertela, così è la vita, sposerò un’altra’’. Ci si può altresì separare e divorziare, molti lo fanno.
Si può smettere di frequentare un amico che non ci piace più.
Ci si può uccidere.
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Non sempre un datore può licenziare il dipendente, ma l’inverso è praticamente sempre lecito, dando congruo preavviso. Si può cambiare compagnia telefonica, parrucchiere, negozio di sushi, città, tabaccaio, casa, farmacista.
Non succede niente se non andate a trovare un vostro parente che si trova in ospedale, in comunità, in carcere, in convento, al pronto soccorso, in ospizio. Se vostro cugino vi domanda un prestito, potete – anche se siete ricco – rifiutarglielo.
Si può cambiare facoltà universitaria, partito politico, fede religiosa, sindacato, orientamento sessuale, colore di capelli, marca di automobile, canale televisivo, località di villeggiatura.
La sanità è qua e à in crisi, per tanti malati è dura, uno scolaretto disabile può venire sostenuto meno di quanto sarebbe necessario. I problemi con l’aborto non sono pochi certe volte. Anche col fine vita, suicidio assistito. Molti Centri di salute mentale vengono chiusi. Il reddito di cittadinanza è in crisi. L’amministrazione di sostegno talora funziona male, non pochi beneficiari sono infelici.
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C’è anche – più raro – l‘abbandono buono: rinunciare a uno stile di vita sbagliato e diventare generosi, solidali, altruisti.
C’è pure il non abbandono: restare in coppia tutta la vita, con la stessa persona, continuare ad assistere e proteggere i propri genitori pur quando hanno 90 anni o più.