Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  07/05/2022

Si può stare meglio, ci sono dei diritti riconosciuti

LA POLITICA RICONOSCA FINALMENTE IL RUOLO FONDAMENTALE DEL TERZO SETTORE

«Riscontriamo ancora mancanza di consapevolezza nella politica del ruolo cruciale svolto dal Terzo Settore. Siamo sui territori, nel cuore delle comunità, offriamo servizi, promuoviamo inclusione sociale soprattutto dove le persone, e in particolare le più fragili, sono a rischio di marginalità; creiamo innovazione e costruiamo fiducia. È dunque arrivato il momento che la politica riconosca l’enorme potenziale sociale ed economico di questo comparto»: lo ha detto Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, intervenendo alla manifestazione milanese “Civil Week Vivere 2022”

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UNA FESTA PER LA RIPARTENZA, CON UN CONVEGNO SULL’AGRICOLTURA SOCIALE

Sarà una giornata all’insegna della ripartenza, quella della “Festa di Primavera” organizzata per l’8 maggio alla Fattoria Sociale e Didattica “La Volpe sotto i Gelsi” di San Vito al Tagliamento (Pordenone), con un calendario fitto di appuntamenti, tra alpaca e asinelli, laboratori per adulti e per bambini e un convegno sull’agricoltura sociale. Il tutto organizzato dalla Cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia, nell’àmbito del progetto “Orti Forti”, nato per stimolare l’attività fisica e l’incontro tra le persone con disabilità, le famiglie e la comunità

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ANCORA UNA VOLTA SI È DOVUTO RICORRERE AL TRIBUNALE PER UN ALUNNO CON AUTISMO

«Malgrado un tracciato normativo ineludibile - scrive Claudia Nicchiniello -, il ricorso giudiziario continua ad essere la via maestra per tanti alunni e per le loro famiglie, di fronte a chi fatica a comprendere le necessità di chi convive con il disturbo dello spettro autistico e l’importanza di rendere accessibile “l’ordinario” a partire da quello scolastico. È accaduto ancora con il Tribunale di Lagonegro (Potenza), che ha dato ragione ai genitori di un alunno con autismo, impossibilitato a frequentare la scuola senza il supporto dell’assistente formato sulle tecniche ABA»

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VITA INDIPENDENTE E ASSISTENZA PERSONALE: LE DIFFICOLTÀ E LE POSSIBILITÀ

«Ci vuole saggezza e buona volontà - scrive Zoe Rondini - per evitare che un rapporto tra assistito con disabilità e assistente si logori. Ci vorrebbero altresì più aiuti e sostegni per pesare di meno sui familiari e consentire alle persone con disabilità di crearsi una vita piena e soddisfacente, ciò che andrebbe a beneficio dell’intera società, se è vero che una cultura e un livello di civiltà dovrebbero essere valutati anche sulla qualità e quantità degli strumenti che vengono creati al fine di tutelare e di integrare le persone più deboli»

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INTENSIFICARE GLI SFORZI PER SALVARE QUEI BAMBINI CON DISABILITÀ DELL’UCRAINA

«Chiediamo al Governo di intensificare gli sforzi e confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare a tutti i livelli, per porre fine a queste situazioni disumane, che aggiungono orrore ad orrore»: lo dicono dalla Federazione FISH, commentando quanto pubblicato oggi dalla testata «Avvenire», che denuncia la condizione definita «atroce» vissuta da tantissimi bambini e bambine con disabilità dell’Ucraina, in particolare intellettiva, letteralmente abbandonati nelle strutture istituzionali chiuse del Paese

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TORNARE AD INCONTRARSI DOPO DUE ANNI, ALL’INSEGNA DELLO SPORT

«Ritrovarsi con i nostri soci e le loro famiglie dopo due anni in cui non è stato possibile e farlo all’insegna dello sport, un buon punto di ripartenza che coinvolge e interessa le persone di ogni età»: a dirlo è Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia, presentando l’evento “Una domenica insieme, per fare luce sugli sport al buio!”, aperto a tutta la cittadinanza e organizzato per l’8 maggio in collaborazione con l’Istituto Regionale Garibaldi per i Ciechi, con l’Associazione GAST, con All inclusive Sport e con il Comitato di Reggio Emilia della Croce Rossa Italiana

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QUEL TRENO DI GENOVA: LA VOCE DEI DIRETTI INTERESSATI

Avevamo anche noi dato spazio a vari commenti, basati su racconti giornalistici, su ciò che era successo il 18 aprile a Genova, dove, a quanto si era letto, era stato impedito a numerose persone con disabilità di salire su un treno per Milano. L’auspicio, però, era quello di poter disporre anche della versione dell’Associazione e delle persone direttamente coinvolte. Siamo in grado di farlo oggi, dando appunto spazio all’Associazione HACCADE!, che raccontando l’accaduto, scrive tra l’altro: «Non identifichiamo quanto successo come atto discriminatorio nei confronti di persone con disabilità»

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L’UNICO LUOGO PER LE PERSONE CON DISABILITÀ DEV’ESSERE IL MONDO

«È arrivato il momento - scrivono dal Comitato 162 Piemonte, rivolgendosi direttamente alla ministra per le Disabilità Stefani - di spostare l’attenzione e le risorse sui sostegni, dai luoghi speciali al mondo di tutti, prevenendo l’istituzionalizzazione. Vogliamo che i nostri figli/fratelli/sorelle possano scegliere la vita che desiderano e abbiano gli adeguati sostegni che sono loro necessari. Vogliamo che le loro vite siano piene e anche complicate e impegnative, ma libere. Non c’è libertà tra quattro mura. L’unico luogo per le persone con disabilità è, come per tutti noi, il mondo»

 

 

 




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