Varie  -  Redazione P&D  -  25/10/2023

Sentenze e altro di fine ottobre

L’ACCORDO CONCILIATIVO CON I LAVORATORI INCHIODA L’AZIENDA: DEVE RISARCIRLI PER LA TARDIVA ASSUNZIONE

>>>>>>  Irrilevante, secondo i Giudici, il fatto che nel documento d'intesa tra azienda e lavoratori fosse prevista una visita medica. Anche perché il rischio del ritardo nell'assunzione, a fronte di disservizi o ritardi nell'effettuazione delle visite mediche, gravava, sempre secondo i Giudici, proprio sull'azienda.

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LICENZIAMENTO INDIVIDUALE: L’INDENNITÀ EX ART. 18 NON ESCLUDE IL DANNO MORALE

>>>>>>>>>>  Nel regime di tutela reale, antecedente la l. 92/2012, la predeterminazione legale del danno risarcibile in favore del lavoratore licenziato non esclude che lo stesso possa chiedere il risarcimento di un danno ulteriore, comunque derivato dal licenziamento, quale, ad esempio, il risarcimento per danno all'immagine o per danno morale.

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TRANSAZIONE E RESPONSABILITÀ SOLIDALE DELLE PARTI A FAVORE DELL’AVVOCATO

>>>>>>>>  La responsabilità solidale ex art. 68 r.d.l. n. 1578/1933, costituendo deroga alla regola generale secondo cui il difensore può rivolgersi esclusivamente al cliente per il pagamento dei compensi, ha natura di norma singolare, da interpretarsi, quindi, restrittivamente.

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FINALMENTE CHIAREZZA SUL RIMBORSO DELLE SPESE MEDICHE SOSTENUTE E MANCATO RICORSO A STRUTTURE DEL SSN?

>>>>>>>>  La Suprema Corte si pronuncia su un tema delicato, ovvero la riconoscibilità delle spese mediche sostenute in strutture private. Il danneggiato ha l’obbligo di rivolgersi a strutture del Servizio Sanitario Nazionale? Il Collegio si esprime a riguardo, enucleando un principio di diritto molto importante.

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IL RECESSO DALLA COMPAGINE SOCIALE ESCLUDE LA RESPONSABILITÀ DEL SOCIO PURCHÉ SIA CONOSCIBILE PER I TERZI

>>>>>>>>>  La responsabilità del socio di società di persone verso i terzi per le obbligazioni della stessa deve ritenersi temporalmente correlata alla durata del rapporto sociale e, conseguentemente, esclusa oltre la data dello scioglimento del rapporto tra il socio e la società, a condizione che lo scioglimento sia stato portato con mezzi idonei a conoscenza dei terzi che lo hanno incolpevolmente ignorato.

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QUANDO IL DEPOSITO DEGLI ATTI O DEI DOCUMENTI PUÒ AVVENIRE CON L’INVIO DI PIÙ PEC?

>>>>>>>>>  Nel caso in esame, una Banca ha impugnato il decreto di esecutività dello stato passivo del Fallimento di una S.r.l., poiché era stata ammessa per il solo credito con prelazione ipotecaria, comprensivo degli interessi convenzionali calcolati fino alla data di fallimento, (ma non per quello azionato in via chirografaria quale saldo debitore del c/c ordinario, escluso perché ritenuto non adeguatamente documentato).

 




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