Cultura, società  -  Redazione P&D  -  20/10/2021

Raccontare il male - Rosa Palma

Le notizie e le immagini provenienti dall'Afghanistan in queste ultime settimane generano un forte impatto a livello emotivo, sono immagini e notizie terribili e non possono lasciarci indifferenti.Si pone poi anche il problema di cosa raccontare e spiegare ai bambini che  sono con noi al momento dei tg e fanno domande, vogliono sapere. Ma spiegare la tragedia afghana ai nostri figli  sembra un'impresa ardua.Tuttavia, anche se si tratta di argomenti delicati e complessi allo stesso tempo, è compito di noi adulti spiegare perché sia noi sia i nostri figli  dobbiamo sapere quanto stiamo perdendo in umanità, in una nazione che ha abolito ogni diritto e ogni libertà con la forza delle armi, della violenza e ciò che è peggio in nome di una religione, o forse è più corretto dire in nome dell'integralismo religioso. Scioccanti sono le immagini che rimarranno nel nostro cuore e nella nostra memoria, mille volte  più eloquenti delle parole. Quanto abbiamo visto ci parla di paura, di disperazione, di angoscia: uomini che si gettano nel vuoto dopo essersi aggrappati a carrelli di aeroplani per scappare da un paese in cui tutto è finito, madri che hanno consegnato i propri figli ai soldati affinché fossero messi in salvo. Emblematica è diventata l'immagine di  una madre che consegna la propria bambina poco più che neonata a un soldato affinché possa essere salvata dalla paura e dalla disperazione e da una morte quasi certa. Amare il proprio figlio e sperare per lui in un'altra vita, di certo migliore e più sicura, al punto da affidarlo a uno sconosciuto perché ne abbia cura, dev'essere la scelta più terribile per un genitore. E allora che fare? Ne parliamo ai nostri figli? In che modo? In che termini? E'sicuramente necessario avere il coraggio di parlarne perché non rispondere alle domande sulla morte, sulla sofferenza e sul dolore vuol dire lasciare i nostri figli inermi di fronte al bisogno di comprendere. Non è semplice, non è facile ma è necessario. Le domande dei bambini ci interrogano ed è loro diritto essere accompagnati in un discorso di comprensione, ascoltandoli e senza andare oltre le domande che ci pongono. Spesso noi adulti cerchiamo di divincolarci dalle risposte con l'ingannevole spiegazione di voler proteggere i nostri figli dalla tristezza. E invece la forza e il coraggio di raccontare, di spiegare e l'intensità di una narrazione onesta sono una palestra emotiva e psichica per i nostri bambini. La vicinanza dell'adulto che racconta avvolge il bambino come  un abbraccio e in questo modo la paura, l' ansia vengono sì sperimentate ma in una cornice di sicurezza e affetto. 




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