Da diversi anni, in concomitanza soprattutto con la diffusione dei social media, il linguaggio si è impoverito moltissimo, sia dal punto di vista lessicale sia dal punto di vista grafico (tantissime sono infatti le abbreviazioni delle parole, dall’x al posto di per, al nn al posto di non, passando per un uso smodato e affatto corretto della /K/ al posto della consonante dura /c/ e altri errori). Questo atteggiamento diffuso a vari livelli sicuramente influisce sulla comunicazione, che perde in efficacia e in espressione del pensiero. Le parole infatti sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità.

La comunicazione è il processo che consente di trasmettere informazioni. Comunicare in modo efficace significa sapersi esprimere in ogni situazione ,con qualunque interlocutore ,sia a livello verbale sia a livello non verbale in modo chiaro e coerente col proprio stato d’animo. E vuol dire anche fare in modo che il messaggio che io, emittente, desidero comunicare al ricevente arrivi in modo da poter essere compreso, ricordando che ci possono essere interferenze per cui è fondamentale il feedback . Il ruolo del ricevente è molto importante nella comunicazione: è chi ascolta che stabilisce se la comunicazione è efficace, cioè se ha capito e che cosa ha capito di ciò che abbiamo voluto esprimere.

Comunicare in modo efficace vuol dire saper esprimere il proprio pensiero in ogni situazione e in ogni contesto, sia a livello verbale sia non verbale. Non a caso esistono varie regole di comunicazione efficace, in primo luogo c’è l’ascolto, a seguire la capacità di relazionarsi agli altri, la capacità di semplificare il complesso, il rispetto dei turni di parola, l’essere disponibili, il dimostrare sicurezza, l’essere precisi, il focalizzarsi sulle proprie interazioni. La comunicazione efficace possiede sette caratteristiche: completezza, concisione, considerazione, concretezza, cortesia, chiarezza, correttezza. Tre sono i suoi codici cardine: codice verbale, codice paraverbale e codice non verbale.

Se ne deduce pertanto che la comunicazione debba essere sviluppata perché ci serve a esprimere noi stessi, i nostri stati d’animo e per poter instaurare relazioni soddisfacenti, in cui condividere i nostri bisogni, i nostri valori e i nostri obiettivi agli altri con chiarezza