Varie  -  Redazione P&D  -  24/04/2024

Olocausto - patteggiamento - assegno - gratuito patrocinio - prolissità - appalto - disabilità

PER LA CEDU PUNIRE I COLPEVOLI DELL’OLOCAUSTO È UN DOVERE DEGLI STATI ED UN INTERESSE ESTREMO DEI SOPRAVVISSUTI

>>>>>>>  La CEDU ribadisce il carattere antisemita dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi a danno degli ebrei durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale: non solo la Shoah e l’Olocausto, ma anche le leggi razziali, relegare gli ebrei nei ghetti, i pogrom e la creazione di campi di concentramento sono trattamenti degradanti ed atti contro l’umanità che costituiscono ancora ferite aperte per i sopravvissuti e per la società in genere.

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PATTEGGIAMENTO E RIFUSIONE DELLE SPESE ALLA PARTE CIVILE

>>>>>>> In termini fattuali la situazione posta a fondamento della decisione del Supremo Collegio era piuttosto lineare: nel corso di una udienza preliminare il Pubblico Ministero e l’imputato presentavano una richiesta concordata di patteggiamento; prima della decisione la persona offesa si costituiva parte civile e chiedeva il pagamento delle spese processuali. 

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LE POSSIBILI CORRESPONSABILITÀ PER L’INCASSO ILLECITO DI UN ASSEGNO NON TRASFERIBILE

>>>>>>>>>>  Il soggetto che materialmente paga un assegno non trasferibile, a persona diversa dall’intestatario, è contrattualmente responsabile dell’eventuale errore, ma ha comunque la possibilità di provare la propria estraneità, per aver esso assolto la propria obbligazione con la diligenza professionale richiesta dall’art. 1176, comma 2 c.c.

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GRATUITO PATROCINIO, QUAL È DAVVERO L'«ULTIMA DICHIARAZIONE» FISCALE?

>>>>>>>>  Ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato l‘ultima dichiarazione dei redditi rilevante è quella per cui, al momento del deposito dell’istanza, è già decorso il termine ultimo per la presentazione, salvo che, quando l’istanza viene depositata, la dichiarazione dei redditi sia già stata effettivamente presentata.

 

 

QUANDO IL RICORSO IN CASSAZIONE SI PUÒ DEFINIRE PROLISSO?

>>>>>>>>  La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16698/2024, affrontando una controversia in tema di violenza sessuale da parte di un dipendente della Croce Rossa Italiana nei confronti di una collega, ha espresso due importanti principi di diritto, in tema di prolissità e verbosità del ricorso presso il Collegio, e in tema di aggravante di cui all’art. 609-septies, quarto comma, n. 3).

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L’INNALZAMENTO DEL LIMITE-SOGLIA NEL CODICE DEGLI APPALTI DEPOTENZIA L’ABUSO D'UFFICIO

>>>>>>>>>  Ai fini della configurabilità del reato, ha efficacia retroattiva il disposto innalzamento, ex art. 50, comma 1, lett. b), d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, del limite-soglia al di sopra del quale la stipula di un contratto di appalto di servizi deve essere preceduta dall’avvio della procedura ad evidenza pubblica, dovendosi riconoscere all’indicata disposizione natura di norma extrapenale integratrice di quella penale.

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MULTATA LA SOCIETÀ CHE RENDE DIFFICOLTOSA L’ASSUNZIONE DI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

>>>>>>>  Confermata la sanzione pecuniaria. Evidente la condotta scorretta della società, che non solo non ha offerto la prova dell’inesistenza di mansioni compatibili con le minorazioni degli invalidi avviati, ma anzi ha proposto mansioni che non solo non erano oggettivamente compatibili con le invalidità dei soggetti avviati ma anzi erano particolarmente gravose anche per soggetti normodotati.

 




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