Cultura, società  -  Redazione P&D  -  16/11/2024

Napoli, 30 genitori aggrediscono un'insegnante di sostegno a scuola

L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE AVVIA LE ISPEZIONI

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L'istituto era stato premiato dallo stesso ministro Valditara, che ora dichiara: «La scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre»
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L’Ufficio scolastico Regionale della Campania ha disposto un’ispezione dopo che una trentina di genitori, mamme e papà, hanno fatto irruzione giovedì 14 novembre nell’istituto Salvati di Scanzano, nel Napoletano, per aggredire un insegnante. Ad annunciarlo è il ministero dell’Istruzione e del Merito, dove in una dichiara: «La scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre». Volevano farsi giustizia da soli per le accuse, le voci, che circolavano sui social sul conto della professoressa. Erano le 10.30 del mattino, nelle classi circa 140 studenti della scuola media. Gli alunni hanno sentito le urla degli adulti per i corridoi, una parte ha assistito all’aggressione all’insegnante di sostegno. La docente è stata colpita più volte ed è stata ricoverata con un trauma cranico.

Coinvolta anche la docente

Non è stata l’unica ad avere la peggio. Anche la dirigente scolastica, intervenuta in un primo momento per calmare i genitori e tentare di farli desistere, è rimasta coinvolta nella rissa. A scuola sono arrivati i genitori dell’insegnante, allertati della situazione, per portarla via. Ma il padre è stato a sua volta aggredito e ha rimediato una frattura del polso. Prima delle botte, anche insulti, schiaffi e minacce di morte. Solo l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio.

Perché i genitori hanno aggredito l’insegnante

All’origine dell’aggressione sarebbero voci, diffuse sui social, su comportamenti tenuti dalla docente verso alcuni alunni. Diverse le informazioni che gli inquirenti devono vagliare. A cominciare da un episodio di qualche giorno prima. L’insegnante avrebbe sorpreso uno studente a fumare nei bagni della scuola. Il ragazzino sarebbe quindi stato sospeso per due giorni. Ad agosto, i suoi profili social erano stati hackerati ed erano stati pubblicati a suo nome alcuni post, mentre negli ultimi giorni aveva ricevuto via chat numerose minacce, anche di morte. Sempre in questi giorni i genitori di alcuni suoi studenti hanno condiviso sui social un post dal titolo “L’urlo di una madre”. In cui si fa riferimento a presunti abusi commessi da una docente sugli alunni dell’istituto. Una voce che si è fatta tempesta nelle chat dei genitori e che ha portato alla brutale aggressione di giovedì. Contro la donna non è stata presentata alcuna denuncia.

L’istituto era stato premiato da Valditara

L’istituto, ricorda l’Ansa, è stato premiato dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, per la grande cura dei ragazzi concretizzatasi in un premio per essere stata la prima scuola in Italia ad attivare i fondi per i Pon estivi. «È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti», le parole del sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza.

 

 




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