Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  29/07/2023

Muore di tumore a tre giorni dall'esame: Giada avrà il diploma di maturità

Per il Ministero l’esame è superato, come i suoi compagni di classe: “Un modo per ricordare il percorso di questa studentessa la cui vita è stata interrotta così bruscamente”.Il documento verrà consegnato ai genitori

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Un diploma di maturità postumo per Giada Martini, studentessa di 18 anni del liceo Quadri di Vicenza, uccisa da un tumore al cervello tre giorni prima di sostenere la prova. L’aveva desiderato tanto quel traguardo e ce l’aveva messa tutta per raggiungerlo, nonostante la malattia, cercando di conciliare lo studio con le cure. Di lei restano i ricordi di familiari e compagni di classe e le foto con il sorriso pieno. Ma resterà anche un documento con il sigillo dello Stato, con cui si certifica che Giada Martini è diplomata. Il Ministero dell’Istruzione ha accolto la richiesta della scuola e dell’Ufficio scolastico territoriale.

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“Giada era molto preoccupata di non poter affrontare l'esame a causa dei ricoveri e con la commissione le avevamo calendarizzato una sessione straordinaria, ma il 2 luglio la situazione è precipitata e la malattia ha preso il sopravvento”, ha raccontato Nicoletta Morbioli, dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, al Giornale di Vicenza. “Appena ho avuto il consenso dei genitori mi sono attivata presentando richiesta al Ministero. Spero di poterlo consegnare personalmente alla famiglia in presenza dei compagni e degli insegnanti di classe. Sarà un modo per stringerci a loro, ricordando il percorso di questa studentessa, la cui vita è stata così bruscamente interrotta”. La sessione suppletiva era stata fissata per la giornata del 5 luglio, per agevolare la studentessa che, in primavera, era stata sottoposta a due interventi chirurgici al cervello per rimuovere la forma tumorale. Il suo calvario è durato qualche mese. Un malessere improvviso l'aveva colpita durante una vacanza con i genitori a Monaco, in Germania, lo scorso mese di aprile. Rientrata in Italia, dopo accertamenti e visite mediche, aveva avuto la diagnosi: tumore cerebrale maligno. Precisamente si trattava di un astrocitoma delle vie ottiche, cancro che colpisce molto spesso i bambini e i più giovani.

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Era stata operata una prima volta subito ad aprile da un’equipe dell'ospedale San Bortolo di Vicenza e poi una seconda volta a maggio. Il decorso post operatorio sembrava procedere per il meglio. Nel frattempo compagne e compagni di classe non hanno mai smesso di starle vicini, coltivando tutti insieme la speranza di vederla tornare, finalmente libera dalla malattia. Ma un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma ha dato il colpo di grazia a ogni speranza. Giada ha lasciato una sorella più piccola e i genitori, che hanno acconsentito alla donazione degli organi. “Noi avevamo fatto il possibile" ha evidenziato Paolo Jacolino, preside del liceo. "Registrando le lezioni e facilitandole in tutti i modi l'apprendimento in vista dell'esame”. Ma Giada comunque ce l'ha fatta: ora avrà il suo diploma.

 




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