-  Feresin Elena  -  17/06/2014

L'ULTIMA PARTITA DELLO ZIO - Elena FERESIN

L"ultima partita
E" tempo di mondiali di calcio!!!
Oggi 14 giugno 2014 alle 24.00 Italia contro Inghilterra!!!
Tutti sintonizzati!!!
Ma pochi sanno che la vera partita si gioca alle 9.30 in un piccolo paese di provincia!!!
Questa è la vera partita!!!
Due ali di pubblico schierato, composto, emozionato, in attesa dell"inizio!
Entra il primo dei giocatori
Si ferma ad inizio campo
(silenzio)
li guarda tutti, uno ad uno, un istante, una vita
ad ogni sguardo un ricordo
in fondo sono lì perché lo conoscono
con lui hanno condiviso infanzia, amicizia, lavoro, famiglia, malattia
la sua concentrazione è tanta, piena, assoluta
si meraviglia di se stesso
non sente più la confusione dei pensieri che lo aveva fatto impazzire negli ultimi tempi
è evidente che le cure hanno avuto il loro beneficio
e così pure il suo corpo è forte, saldo, pronto a scattare come alla prima partita quand"aveva
dodici anni e i tretari nuovi di zecca acquistati con la prima paga di fabbrica
(fischio dell"Arbitro)
Ecco parte!
Corre!
Sente vibrare il suo corpo, che risponde bene, e neppure una goccia di sudore!
È stupefatto!
Le cure!
Sono state le cure!
Miracolose!
Bene ora può giocare!!!
Corre, dribbla, cade si rialza in un balzo, agile come non mai!
Ed ecco il momento atteso
Il pallone rotea verso di lui
Non vede gli avversari
È evidente che la concentrazione è forte
C"è solo lui e quel grosso pallone di cuoio
È il suo momento!
Tanto atteso!
Bene, sono pronto (dice a se stesso)!
E si lancia verso l"alto con uno stacco felino per dare un colpo di testa che nessuno ha mai visto
prima!
Altroché i mondiali!
Salta!
La traiettoria della sua testa è perfetta incrocia quella del pallone!
Lo colpisce e fa goal!
Ma mentre il pallone rimane impigliato, incastrato, prigioniero nella rete come un grosso pesce, lui
continua magicamente a salire
Ma come? (Dice tra sé e sé) avrebbe dovuto ricadere nel campo
Invece no
Sale ancora
Mentre sale si sente via via più leggero
Tanto leggero che continua a salire, salire e salire ancora
Ormai è in alto
Da lassù può vedere il pubblico che lo guarda, lo cerca a fatica perché ormai è talmente in alto
Si in alto
Lì la luce è forte
(ad averlo saputo avrebbe giocato con gli occhiali da sole)
Ma quella luce è calda, accogliente, così accogliente che si lascia trasportare, avvolgere da lei
Si sente felice e libero
Ora è tutto chiaro
La partita è stata vinta!




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