Ravenna, 2016
La stampa porta alla luce un'ennesima brutta storia: due dodicenni sarebbero responsabili dell'uccisione di un anziano cane meticcio di proprietà, contro il quale avrebbero scagliato una sedia in ferro determinandone la morte sul colpo.
Un gesto stupido o un gesto feroce?
In attesa di accertamenti sulla responsabilità penale (qualora si trattasse di fatto colposo non sarebbe neppure astrattamente punibile perchè il reato di uccisione di animali è prevista solo in versione dolosa), rilevato altresì che i due dodicenni non sarebbero penalmente imputabili in quanto infraquattrodicenni, un'associazione ha comunque segnalato la vicenda al Tribunale per i minorenni valorizzando la preoccupazione per il futuro dei ragazzi coinvolti nel turpe gesto.
La richiesta è una presa in carico da parte dei servizi sociali per un adeguato percorso di recupero sociale, psicologico ed educativo per fare comprendere quanto accaduto e le responsabilità sottese.
In effetti, il Tribunale per i minorenni, dichiarando la non imputabilità ex art. 26 d.P.R. 448/1988, dopo le valutazioni del caso, ritenuto il fatto un campanello d'allarme da non sottovalutare, potrebbe aprire un procedimento c.d. amministrativo ex art. 25 R.D. 1404/1934, il cui presupposto è la manifesta prova di irregolarità della condotta e del carattere.
Per approfondimenti sui reati contro gli animali, volendo, Gasparre, Diritti degli animali. Antologia di casi giudiziari oltre la lente dei mass media (Key Editore, 2015), sul legame persone e animali, Gasparre, Degli animali & della famiglia (ovvero) gli animali nel Libro I del codice civile (Key Editore, 2015).
Riguardo i procedimenti nei confronti dei minori, Cascone-Fava, I procedimenti amministrativi o rieducativi, in Cascone-Ardesi-Gioncada (a cura di), Diritto di famiglia e minorile per operatori sociali e sanitari (Cedam, 2014).