Può capitare che i bambini, sin da piccoli, raccontino qualche bugia. Non c'è da preoccuparsi né da spaventarsi!Le bugie rappresentano una fase evolutiva normale e fisiologica: attraverso di esse infatti i bambini costruiscono un proprio spazio segreto, che si arricchisce anche di sentimenti o emozioni che hanno paura di mostrare, di cui sono gelosi o per cui provano imbarazzo. Fino ai cinque anni la bugia è fisiologica, nel senso che,pur essendoci intenzionalità, i piccoli di quell'età confondono ancora la vita reale e la loro fantasia. E' solo più avanti che i bambini riescono a percepire la differenza tra gesto volontario e bugia; in genere si ritiene che essi dicano bugie per ottenere piccoli e immediati vantaggi, mentre in altre occasioni l'obiettivo principale è quello di non perdere l'affetto delle persone a cui tengono, ad esempio non raccontano un brutto voto o un rimprovero a scuola per paura di deludere i propri genitori. Si evince quindi subito che è essenziale comprendere i significati e le motivazioni delle singole bugie nel contesto in cui vengono utilizzate, per cercare di facilitare nei figli l'utilizzo di strategie più adeguate, per salvaguardare il senso di sé e le relazioni con gli altri. Quando la bugia viene scoperta il bambino si sente vulnerabile: umiliarlo, offenderlo, urlare contro di lui o arrabbiarsi non dà buoni frutti, anzi può portarlo a chiudersi sempre più in se stesso. Anche a noi adulti è capitato di raccontare bugie “a fin di bene” ai nostri figli per cercare di proteggerli, di non farli preoccupare ma non è corretto comportarsi in questo modo: bisogna essere sempre sinceri con loro e ricordarsi che noi adulti siamo di esempio. Questa modalità, anche se messa in atto con le migliori intenzioni, diventa infatti un esempio negativo e il bambino potrà tendere in futuro a riprodurre lo stesso tipo di atteggiamento. Certamente non bisogna raccontar loro le proprie più profonde preoccupazioni, c'è differenza tra riservatezza e falsità ma è nostro dovere essere sinceri. Le bugie devono invece preoccupare se diventano frequenti, se inducono il bambino a costruirsi un mondo tutto suo fatto di illusioni, sogni, desideri poco legati alla realtà che sta vivendo, una realtà che magari non lo fa stare bene o lo fa soffrire. Allora molto meglio avere un dialogo e un confronto autentico con i figli sin da piccoli, dando i limiti necessari ma trasmettendo l'importanza della fiducia e della sincerità. Le bugie raccontate dagli adulti vengono prima o poi riconosciute dai bambini e ciò comporta una perdita di fiducia da parte di questi ultimi nei confronti degli adulti. Essa nasce dalla paura di rimproveri o di un castigo ma in qualche caso può derivare anche dalla non accettazione della realtà, vedasi in caso di separazione o di scomparsa prematura di uno dei genitori,si tende a inventare padri lontani e assenti per lavoro pur di non fronteggiare la realtà. Il genitore che mente non insegna l' autenticità ai propri figli se per primo non sa cosa sia. Una bugia detta da un adulto a un bambino se scoperta farà sentire il piccolo tradito e potrebbe segnarne pesantemente il rapporto.