Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  28/06/2023

Le gemelle Yulia e Anna e le altre vite falciate davanti a una pizza: dieci morti nel ristorante colpito dai missili a Kramatorsk

Anche 61 feriti tra le macerie del “Ria Pizza”, un punto di riferimento anche per stranieri e giornalisti. Il ruolo dell’informatore dei russi che ha dato le coordinate del bersaglio da colpire. Il Cremlino: “Non colpiamo civili, l’obiettivo era un comando militare”

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Un crimine di guerra in pizzeria. L’attacco missilistico di ieri al ristorante Ria Pizza all’ora di cena e nel centro di Kramatorsk, città nella regione di Donetsk che si trova a trenta chilometri dal fronte, ha provocato una strage di civili. Per adesso si contano dieci morti, tra cui un diciassettenne e due gemelle di quattordici anni, Yulia e Anna Aksenchenko. Sette persone sono state estratte vive dalle macerie. Sessantuno i feriti, e tra essi ci sono stranieri e giornalisti.

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Il locale, infatti, era un punto di riferimento per tutti a Kramatorsk, frequentato da famiglie, troupe televisive, traduttori che lavorano con i reporter e anche da soldati di passaggio. E’ vicino all’Hotel Kramatorsk, già colpito un anno fa da un razzo. La notizia della distruzione della pizzeria più conosciuta della zona ha fatto il giro del mondo, rimbalzando nelle chat dei giornalisti: chiunque sia stato a Kramatorsk almeno una volta è andato a mangiare lì, dove a tutte le ore si trovava cibo buono e un’atmosfera amichevole, nonostante la città sia sotto tiro dell’artiglieria russa dall’inizio della guerra.




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