Amministrazione di sostegno  -  Redazione P&D  -  30/06/2023

In tema di amministrazione di sostegno - Francesca Succu

Il 12 giugno a Padova sono stati presentati i risultati di una importante ricerca svolta dalla Fondazione Zancan, su incarico della Regione Veneto, a cui hanno partecipato attivamente altre  Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Sardegna e Umbria) nella ricognizione e  monitoraggio delle esperienze di Amministrazione di Sostegno. 

La ricerca effettuata nei territori delle Regioni coinvolte, oltre ai dati quantitativi in termini di fascicoli aperti (58.929 AdS nel 2021) e al rapporto AdS e abitanti maggiorenni (AdS 1.18/1000 ab.), mette in evidenza, seppur con significative differenze territoriali, l’impegno volontario degli AdS che nasce dall’incrocio dell’azione professionale e delle capacità solidali a tutela delle persone più vulnerabili. 

Uno dei più significativi risultati della L. 6/2004 è quello di aver prevalso nettamente sui tradizionali istituti di tutela , interdizione e inabilitazione, che in molti tribunali non vengono quasi più applicati.

Gli interventi di relatrici e relatori hanno messo in luce i diversi aspetti della ricerca, attraverso lo sguardo ampio e globale derivante dai dati del Ministero di Giustizia, dal parere degli AdS in carica, degli Assistenti Sociali e dei Giudici Tutelari.

Nella presentazione sono emerse anche le criticità del presente per una più appropriata ed efficace applicazione dell’istituto dell’Amministrazione di Sostegno e le prospettive future per una effettiva tutela delle persone non autonome. 

Tra le criticità emerse vi è quella della carenza di risorse nei tribunali e anche nei servizi sociosanitari, che, partendo dall’ascolto e riconoscimento della persona beneficiaria e agendo in modo interdisciplinare, multidimensionale e progettuale, garantirebbero maggiormente l’effettiva realizzazione delle finalità della legge “Tutelare con la minore limitazione possibile della capacità di agire ,le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”. 

Per il miglioramento qualitativo delle risorse è stata indicata la necessità di una formazione partecipata e integrata tra tutti i soggetti fattivamente coinvolti nell’AdS, superando la logica settoriale delle singole competenze per conferire alla legge la massima efficacia applicativa. 

A seguito della presentazione della ricerca e delle relazioni rappresentate anche da esponenti delle regioni Veneto, Sardegna, Liguria e Abruzzo, vi è stato un ampio dibattito con significativi interventi dei partecipanti in tema di buone prassi e di azioni concrete da promuovere anche in vista di una composita azione di adeguamento dell’istituto dell’AdS.

Al convegno erano presenti qualificati componenti dell’ETS “Diritti in Movimento” (DM)”che sono intervenuti nel dibattito durante il quale c’e stata anche la presentazione dell’AITSan di Padova di una esperienza progettuale che coinvolge, attraverso l’ascolto partecipato, le persone beneficiarie  dell’AdS.

N.B

I risultati della ricerca condotta dalla Fondazione Zancan sono pubblicati sul numero monografico “Studi Zancan. Politiche e servizi alla Persona” n. 5-6/2022, scaricabile gratuitamente dal link: https://www.fondazionezancan.it/product/studi-zancan-5-6-2022/ 




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