Famiglia, relazioni affettive  -  Redazione P&D  -  04/09/2023

Il papà biologico è malato grave, il Tribunale di Trento fa in fretta: sì all'adozione del bimbo per l'altro papà

Il legale: “Garantita in tempi brevi la tutela del piccolo che rischiava di trovarsi orfano, quindi adottabile, senza un riconoscimento legale dell'altro genitore. Ma resta il vulnus giuridico”

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Una stepchild adoption in pochi mesi, per consentire a un bimbo di tre anni e mezzo nato in una coppia omogenitoriale di essere legalmente figlio anche del suo papà non biologico. Il tribunale dei minori di Trento ha detto sì in 4 mesi, con tutte le verifiche del caso, ma più in fretta rispetto ai tempi canonici di un’adozione in casi particolari che può durare anche anni.

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Perché la storia, raccontata dal quotidiano trentino “il T”, è questa: c’è un bambino che ha tre anni e mezzo, nato in Canada da due genitori tramite la gestazione per altri e riconosciuto lì, oltre Oceano, come figlio dei due papà sull’atto di nascita. La trascrizione di quel documento qui in Italia, a Trento dove la famiglia abita, gli viene negata. Ma il padre biologico del bambino, l’unico riconosciuto prima della sentenza del tribunale nel nostro Paese, non sta bene, si ammala gravemente, è costretto a lunghi ricoveri in ospedale. La situazione è critica, c’è anche il rischio che il bambino resti orfano e che a quel punto venga dichiarato adottabile da un’altra famiglia, senza che uno dei due uomini che lo sta crescendo possa far nulla.

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I due papà allora si rivolgono all’avvocato Michele Giarratano del foro di Bologna per chiedere la stepchild adoption. Il legale inoltra nel marzo scorso l'istanza al presidente del tribunale per i minorenni di Trento, Giuseppe Spadaro.

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Dopo una serie di consultazioni con il coinvolgimento anche dei servizi sociali del capoluogo trentino, il 21 luglio arriva la pronuncia del collegio presieduto dallo stesso Spadaro a favore dell'adozione da parte del genitore sociale. Parere positivo lo aveva rilasciato anche la Procura, che però aveva chiesto alla coppia di rinunciare all’istanza di registrazione della doppia paternità.

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Secondo l'avvocato Giarratano, "il tribunale di Trento dà atto del vulnus giuridico, del fatto che c’è un vuoto di tutela che in Italia riguarda i bambini figli di coppie omogenitoriali”. E, aggiunge, “il collegio guidato dal presidente Spadaro ha garantito in tempi brevi tutela al minore, nel suo preminente interesse. Non sempre però è così, per questo è urgente che il Parlamento approvi una legge che tuteli tutte le bambine e i bambini di questo Paese".

 




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