Cultura, società - Redazione P&D - 21/04/2022
Il mondo di Paolo Cendon - recensione di Anna Berghella
Leggere "Il mondo di Paolo Cendon" è proprio come approdare su un pianeta a parte: fatto di leggerezza e profondità, diritto e filosofia, quotidianità e futuro.
Più che un libro è una rete, una ragnatela di persone, fatti, eventi e occasioni: ma soprattutto di pensieri, ragionamenti e curiosità. Il comune denominatore di ogni capitolo, il refrain di tutto il libro, è l'ascolto.
La capacità di audire di Paolo Cendon è la forza di un grande. Come tutte le persone che viaggiano "al di sopra della gente", Cendon è proprio dalle persone, dall'ascolto, dalla disponibilità a discutere, che trae le conclusioni del suo pensiero.
Non parliamo quindi di una biografia vera e propria, anche se in alcuni capitoli Cendon racconta di se stesso mai prendendosi troppo sul serio, quanto di un racconto di bocca in bocca, di esperienza in esperienza, di incontro in incontro.
Dai suoi allievi universitari, che hanno goduto delle sue lezioni di diritto privato presso l'università di Trieste, i racconti sul Professore sono come di "qualcuno posizionato su una dimensione superiore rispetto ai banali aspetti terreni":
Da chi ha assistito ai suoi convegni si evince un personaggio affascinante, "capace di ipnotizzare" la platea.
Per passare al Circolo di Venezia in cui Cendon svetta per il suo essere giurista ma "strano", uno sguardo alla norma, uno all'uomo di strada, con attenzione ferma e tenera alla sua vita, al suo essere.
E poi approdare alle dinamiche interdisciplinari svolte con giuristi, psichiatri, docenti, criminologi, avvocati, magistrati, notai, insegnanti,operatori culturali con cui ha dato vita ai progetti di legge, al sito Persona&Danno e al gruppo di Diritti in Movimento: lui, coinvolgente incantatore, che scopre nuovi orizzonti parlando di debolezze e fragilità umana, e intorno - non dietro - personalità, pensieri e vite.
L'evoluzione del diritto in Italia passa dal pensiero di Cendon: temi come l'amministrazione di sostegno e il danno esistenziale, già consolidate realtà, nascono dalla sua voglia di andare oltre, ma altro bolle in pentola: il Progetto esistenziale di vita, il Patto di rifioritura, l'abrogazione della interdizione spuntano già dal cilindro magico di Cendon.
