MARINA CVETAEVA, Indizi terrestri - VII (i capelli) (Russia 1892-1941)
Mossa insinuante dei capelli
in lungo e in liscio, in fulgido –
longitudinale stupore
sul blu notturno, sul manto
corvino. A volontà e piano, lungo
lo stordimento – con il palmo.
Mio tenero! Non ingannarti!
Così si accarezza un pensiero
cattivo: addio – distacco –
ultimo scricchiolio degli scalini…
Così si accarezzano le spine
della rosa… Ti ferirai la mano!
Molto mi è noto della vita
delle mani. Fissità ostinata
di luminosi archi –
tutta la tua ostica struttura
indago: pece che geme
sotto la pressione.
Mi fa pena la tenace
tua mano: in fulgido
i capelli e già, ecco, oltre
l’orlo gli occhi… È ricacciato indietro
il pensiero molesto: del mattino
l’ossessione – via, sotto il cranio!
La muta RAFFAELLO SANZIO (Urbino 1483-Roma 1520)
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