APPALTO E QUERELA DI FALSO DELLA SOTTOSCRIZIONE SULLA DOMANDA PRESENTATA DA UNA DELLE SOCIETÀ PARTECIPANTI
>>>>>>> A seguito della procedura di licitazione privata promossa dal Comune di Milano per l’affidamento del servizio del verde pubblico, le società vincitrici dell’appalto instauravano un giudizio di querela di falso in via principale per contestare la falsità delle sottoscrizioni apparentemente apposte dal legale rappresentante di un’altra società in calce alla relativa offerta economica.
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IL GIUDICE ORDINARIO NON HA GIURISDIZIONE SULL’ATTO AMMINISTRATIVO CHE AUTORIZZA ALL’USO DI UN PREDICATO COGNOMIZZATO
>>>>>>>> Quando l’azione usurpativa ex art. 7 c.c. si fonda sull’asserita illegittimità del provvedimento che concede un’aggiunta al cognome, l’atto amministrativo rileva come causa della lesione del diritto dedotto in giudizio e non solo come mero antecedente logico della decisione; pertanto, non può essere oggetto né di esame né di disapplicazione da parte del Giudice ordinario.
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DANNEGGIAMENTO E TENTATA RAPINA: CONCORSO APPARENTE O CONCORSO DI REATI?
>>>>>> Nel caso di concorrenza tra le condotte di danneggiamento di un’autovettura in cui è contenuto un bene di interesse del ladro e di tentativo di rapina, sventata dalla vittima, vi è concorso di reati e non assorbimento ex art. 84 c.p. tra le fattispecie, atteso che l’unica ipotesi di furto assorbita dal reato di rapina è quella del furto semplice e non anche quella del furto aggravato dalla violenza sulle cose.
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OBLAZIONE SPECIALE, PER POTERLA CONCEDERE IL GIUDICE DEVE VALUTARE TUTTI GLI ELEMENTI DISPONIBILI
>>>>>>>> «Ai fini dell’ammissione dell’imputato all’oblazione discrezionale di cui all’art. 162-bis c.p., l’apprezzamento del giudice circa la gravità del fatto va compiuto alla stregua di tutti gli elementi disponibili, inclusi quelli versati dalla persona offesa nel contraddittorio predibattimentale circa la reiterazione della condotta».
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CHIAMATA IN CORREITÀ E VALORE DELLE DICHIARAZIONI RESE DALL’IMPUTATO AL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA
>>>>>>>> La pronuncia in commento si occupa della valenza probatoria delle dichiarazioni rese in precedenza dall’imputato al collaboratore di giustizia, considerandole come confessione.
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RISTORATORE CONDANNATO PER IL CONGELAMENTO NON APPROPRIATO DI ALCUNI PRODOTTI
>>>>> I Giudici precisano che il reato non può essere escluso sulla scorta della mancanza di accertamenti e analisi tecniche, a fronte della descrizione della situazione di conservazione direttamente apprezzata dagli accertatori.
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EQUA RIPARAZIONE E INUTILIZZABILITÀ DELLE INTERCETTAZIONI
>>>>>>>>>> Oggetto della pronuncia in esame è l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione presentata da un imputato in relazione alla sofferta restrizione in custodia cautelare in carcere e poi ai domiciliari impostagli dal GIP del Tribunale di Foggia per i reati di usura ed estorsione aggravata.