La vicenda risale ad aprile 2020, quando il politico rincorse l’uomo senza mascherina intimandogli di fermarsi per poi condividere su Facebook il video dell'inseguimento
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Cinquantamila euro. È quanto chiede di risarcimento al vicesindaco di Ferrara NL, il runner che durante il lockdown di tre anni fa venne inseguito mentre correva lungo le strade del centro storico dal politico, che poi pubblicò la sua prodezza su Facebook.
La corsa dietro l’uomo che si ribellò all’isolamento e alla mascherina risale all’aprile 2020 quando L. - anche con l’aiuto di un megafono - inseguì personalmente l’atleta intimandogli di fermarsi perché era la legge a imporglielo. Peccato che quella corsa fosse autorizzata dai certificati medici, dal momento che l’uomo era però autorizzato a muoversi per la città a causa di alcuni problemi di salute.
Il vicesindaco non pago di avere messo il fiato sul collo al runner all'epoca, condivise il video dell'inseguimento sui social innescando uno tsunami di polemiche che intrecciavano il sentimento no-vax alla passione per la corsa: un fatto per cui ora l’avvocato del runner chiede un risarcimento danni. Furono infatti oltre 200 le persone che nei commenti lo insultarono.
L’apertura del procedimento civile dovrebbe essere fissata per il 15 marzo, quando L – che già in passato aveva provato a scusarsi tramite un pezzo su un giornale – dovrà difendersi dall’accusa di una diffamazione grave data dalla sua notorietà, ma anche dall’eventuale rilevanza penale dei fatti, e dall’ampia diffusione e risonanza mediatica della sua pagina Facebook.