Persona, diritti personalità  -  Redazione P&D  -  05/03/2024

Due mamme, il tribunale di Padova rigetta i ricorsi della procura sugli atti di nascita

 È LA VITTORIA DELLE FAMIGLIE ARCOBALENO

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Decisione totalmente in antitesi rispetto a quanto deciso appena un mese fa dalla Corte d’appello di Milano, che, al contrario, ha dichiarato illegittime le iscrizioni anagrafiche dei bambini con due mamme

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Due mamme, il Tribunale di Padova rigetta i ricorsi della Procura sugli atti di nascita: è la vittoria delle famiglie arcobaleno

PADOVA. È la vittoria delle famiglie arcobaleno venete: il tribunale civile di Padova ha respinto i 37 ricorsi dalla Procura, con i quali la pm Valeria Sanzari (nel frattempo trasferita a Venezia) aveva impugnato altrettanti atti di nascita di bambini con due mamme. Ebbene, quei ricorsi erano inammissibili: è questo il contenuto delle prime ordinanze del tribunale di Padova. Totalmente in antitesi rispetto a quanto deciso appena un mese fa dalla Corte d’appello di Milano, che, al contrario, ha dichiarato illegittime le iscrizioni anagrafiche dei bambini con due mamme. Circostanza che spinge le associazioni delle famiglie arcobaleno a chiedere al Parlamento di legiferare, per dettare finalmente una norma precisa, capace di uniformare tutte le situazioni.

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Tornando a quanto accaduto a Padova, il caso deflagrava nel giugno scorso, quando, impugnando i relativi atti di nascita, la pm Sanzari chiedeva la cancellazione dalle iscrizioni anagrafiche delle mamme non biologiche di 37 bambini, nati all’estero da maternità surrogata. Ma la procedura utilizzata dalla procura – sostiene oggi il tribunale di Padova – non è appropriata: per contestare l'iscrizione dell'ufficiale di stato civile occorre fare ricorso alle diverse e ben più articolate azioni di status, con rito ordinario.

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Non solo: il tribunale ha anche affermato la piena legittimazione del sindaco di Padova Sergio Giordani, come ufficiale di governo, a partecipare a questi giudizi, in concorrenza con il Ministero dell'Interno; e poi la facoltà del Comune di avvalersi dell'Avvocatura civica per essere rappresentata in giudizio.

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Ed è proprio Giordani – che, dal suo insediamento a capo dell’amministrazione – a commentare le prime decisioni: «Quello di oggi è un passo avanti importante per le bambine, i bambini e per le loro mamme. Oggi vincono l’amore e l’interesse primario delle piccole e dei piccoli” dice Giordani, “Ho sempre ritenuto di agire secondo coscienza e secondo i principi della Costituzione. Sono padre e nonno oltre che sindaco, e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B. Nessuno scontro con la procura, che ringrazio. Ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie. Un abbraccio a tutte le mamme per questo significativo pronunciamento, ho conosciuto le loro storie da vicino e ribadisco che il tema è solo di amore, buon senso e diritti per questi minori che diversamente sarebbero esposti a inaccettabili discriminazioni. Infine un grande grande grazie alla nostra avvocatura civica del Comune di Padova per il professionale lavoro e a tutti i dirigenti competenti”.




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