E’ accaduto a tre marinai americani rintracciati da un velivolo della Marina Militare
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In fondo è quello che faremmo tutti per prima cosa se ci trovassimo naufragati su un’isola deserta e dovessimo cercare soccorsi.
Sta nel nostro immaginario e lo abbiamo anche visto coi nostri occhi se ci siamo concessi il piacere di un film capolavoro intitolato “Cast Away”.
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Isola, mare, spiaggia, sabbia. Ci siamo finiti per caso e ora non sappiamo a chi e come chiedere aiuto. Che fare? Quasi di sicuro prendiamo un ramo, una pietra, utilizziamo i piedi e le mani, e sulla sabbia scriviamo a lettere cubitali la nostra richiesta di soccorso, magari in una lingua trasversale come l’inglese: “HELP”.
La si potrà vedere dall’alto se qualche velivolo sorvola la zona. E’ la scelta più semplice e più immediata, magari prima di lasciarsi andare alla disperazione.
Ebbene per qualcuno ha funzionato, non solo in una trama cinematografica, ma anche nella realtà.
Tre marinai dispersi nel Pacifico da più di una settimana, dopo che si erano recati a pesca nell'Atollo di Pikelot, nell’arcipelago della Micronesia, sono stati ritrovati. L’operazione di soccorso è avvenuta grazie alla Marina e alla Guardia costiera degli Stati Uniti
I tre militari sono stati rintracciati proprio per merito di quella scritta così elementare e scontata.
L’avevano disegnata utilizzando foglie di palma unite a formare lettere sulla sabbia della spiaggia più in vista dell’isola dove si erano perduti.
Ed è stato proprio il pilota di un aereo, un mezzo da pattugliamento marittimo P-8 Poseidon della Marina Usa di stanza nel Giappone meridionale, ad accorgersi di quel segnale e ad avvisare gli altri soccorritori impegnati nelle ricerche.
Tutto è bene quel che finisce bene. E in questo caso, a differenza del film con Tom Hanks, delle grandi foglie e un foglio da disegno fatto di sabbia, sono bastati ad evitare il peggio e a ritrovare la via di casa.