Varie  -  Redazione P&D  -  25/01/2024

Cose nuove nel diritto vivente

TELECAMERE STRADALI: IL SILENZIO DEL COMUNE ALLE RICHIESTE DI ESERCIZIO DEI DIRITTI PRIVACY PORTA FUORI STRADA

>>>>>>>>>>  Anche se si tratta di richieste irricevibili all’interessato va infatti fornita sempre una risposta. Se un trasgressore vuole informazioni sull’utilizzo dei suoi dati da parte degli organi di controllo stradale ha ampia facoltà di esercitare i suoi diritti. E anche se il cittadino non potrà certamente opporsi al trattamento dei suoi dati per la gestione delle sanzioni sbaglia il comune che evita di rispondere in maniera esplicita alle richieste dell’interessato.

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SULLA PROVA DELLA NATURA PRIVILEGIATA DEL CREDITO

>>>>>>>>  La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha chiarito che, ai fini del riconoscimento del privilegio, è necessario che nel ricorso ex art. 93 l.fall. sia data indicazione specifica del titolo di prelazione e delle ragioni che collegano la causa di prelazione al singolo credito; in mancanza, conseguirà la degradazione del credito a chirografario.

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L’APPLICAZIONE DI UNA MISURA DI SICUREZZA NON È AUTOMATICA NEMMENO PER I REATI DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

>>>>>>>>>   L’art. 417 c.p. nel prescrivere l’applicazione di una misura di sicurezza ai soggetti condannati per i delitti di cui agli artt. 416 e 416-bis c.p., richiede comunque un preventivo accertamento della effettiva e attuale pericolosità sociale del soggetto, da valutare sulla base degli elementi di cui all’art. 133 c.p., respingendo automatismi e presunzioni.

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PATTEGGIAMENTO PER VIOLENZA SESSUALE E MINORE GRAVITÀ DEL FATTO: PER LA SOSPENSIONE DELLA PENA SERVE COMUNQUE UN PERCORSO DI RECUPERO

>>>>>>>>>>   Respinte le obiezioni mirate a mettere in dubbio la legittimità costituzionale della norma. Irrilevante il riferimento alla differenza tra la violenza sessuale ‘ordinaria' e quella attenuata dal riconoscimento della minore gravità del fatto.

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IL REATO DI INDEBITA COMPENSAZIONE RIGUARDA DEBITI TRIBUTARI DI QUALSIASI NATURA

>>>>>>  La pronuncia in commento, aderendo all'orientamento di legittimità prevalente, afferma che il reato di indebita compensazione di cui all' art. 10-quater d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 riguarda l'omesso versamento di somme di denaro attinente a debiti, sia tributari, sia di altra natura, per il cui pagamento debba essere utilizzato il modello di versamento unitario.

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I LIMITI E LE CONDIZIONI DI EFFICACIA DEL SECONDO LICENZIAMENTO

>>>>>>>>>>  In tema di rapporto di lavoro subordinato, il datore di lavoro, qualora abbia già intimato al lavoratore il licenziamento per una determinata causa o motivo, può legittimamente intimargli un secondo licenziamento, fondato su una diversa causa o motivo, restando quest’ultimo del tutto autonomo e distinto rispetto al primo, sicché entrambi gli atti di recesso sono in sé astrattamente idonei a raggiungere lo scopo della risoluzione del rapporto, dovendosi ritenere il secondo licenziamento produttivo di effetti solo nel caso in cui venga riconosciuto invalido o inefficace il precedente.

 




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