Cultura, società  -  Redazione P&D  -  02/05/2023

Cosa pensa della pandemia l'immunologa Antonella Viola

SECONDO LEI SIAMO ALLA FINE DELLA PANDEMIA?

 

"Sembrerebbe di sì, che stiamo andando verso l’endemizzazione: il virus continuerà a circolare ma sembra che non avremo più picchi di contagi fuori controllo. Naturalmente questo dipende molto dal virus: finora le condizioni che hanno permesso di mantenerci in una situazione di tranquillità sono da un lato la grande copertura vaccinale e il fatto che la variante Omicron è cambiata, ma è sempre rimasta Omicron: non c’è stato un cambiamento importante dal punto di vista antigenico che faccia sì che i vaccini non funzionino. Se la cosa continua così, i vaccini hanno mostrato di proteggerci e aver trasformato una malattia seria come il Covid in una specie di raffreddore. Ma se dovesse presentarsi una variante nuova e con caratteristiche diverse dal punto di vista immunologico, o con una maggiore aggressività, allora il discorso si riaprirebbe. Ma per ora tutto fa pensare che siamo fuori da una situazione di emergenza e ci si stia avviando verso l’endemizzazione".

 

\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

 

QUALE LEZIONE CI HA LASCIATO LA PANDEMIA?

 

"Ci ha fatto capire che il nostro sistema sanitario, così com’è, non è adeguato. Non è adeguato da un lato a gestire le emergenze, e questo ci mostra che avevamo sbagliato negli anni passati. Serve recuperare la medicina del territorio, e fare in modo che non venga tutto centralizzato nei grandi ospedali, perché quando arriva una pandemia quel modello non funziona. Serve una medicina diffusa, aumentare il numero di posti letto in generale e nelle terapie intensive e il numero di medici e infermieri. Ma una lezione importante che ci ha dato il Covid è che la nostra popolazione è stata più fragile proprio perché più anziana. E quindi da un lato serve una medicina ad hoc, fatta apposta per queste persone molto fragili. La medicina di oggi non è studiata per i molto anziani, per chi è over 80 e magari ha patologie importanti: invece è calibrata sugli “anziani giovani”, come me. E quindi va rivista, e c’è una necessità assoluta di investire sull’assistenza domiciliare della terza età. Perché la concentrazione dei soggetti fragili nelle Rsa diventa un problema serio nel momento in cui arriva un virus pericoloso".

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film