QUALE TRIBUNALE È COMPETENTE IN CASO DI DOMANDA DI SEPARAZIONE PERSONALE?
>>>>>>>>>> Oggetto della pronuncia in esame è la separazione giudiziale tra due coniugi e l’incompetenza territoriale del giudice adito in favore del Tribunale di Como o, in subordine, del Tribunale di Roma, quali fori personali rispettivamente del domicilio e della residenza dell’ex marito.
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VOLO RYANAIR CANCELLATO: QUALE GIUDICE DECIDE SUL RISARCIMENTO?
>>>>>>>>>> Nell’ordinanza in commento i Giudici ribadiscono quanto già statuito dalle Sezioni Unite n. 3561 del 2020 sui rapporti tra regolamento UE e Convenzione di Montreal.
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NCC, PER LA CONSULTA IL BLOCCO NON È GIUSTIFICATO
>>>>>>> La sentenza n. 36 della Consulta apre i servizi di NCC perché «un divieto assoluto di fornire servizi innovativi configurerebbe una misura protezionistica a favore di una determinata categoria di imprese, pregiudicando non soltanto la libertà di iniziativa economica privata, che ha la sua cifra caratteristica nella costante ricerca di innovazioni, ma anche il benessere del consumatore».
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ARBITRATO RITUALE O IRRITUALE? CRITERI E MODALITÀ PER INTERPRETARE LA CLAUSOLA COMPROMISSORIA
>>>>>>>> In tema di clausola compromissoria, al fine di valutare se la stessa contenga una pattuizione di deferimento della controversia ad un arbitrato di tipo rituale ovvero irrituale, occorre interpretare la clausola medesima con riferimento al dato letterale, alla comune intenzione delle parti ed al comportamento complessivo delle stesse, senza che il mancato richiamo nella clausola alle formalità dell'arbitrato rituale deponga univocamente nel senso dell'irritualità dell'arbitrato.
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IL DIVIETO DI CONCESSIONE DI BENEFICI PENITENZIARI NON OPERA PER L’AFFIDAMENTO TERAPEUTICO
>>>>> «Il divieto di concessione di benefici penitenziari al condannato nei cui confronti sia stata disposta la revoca di una misura alternativa, previsto dall'art. 58-quater, comma 2, Ord. pen. e successive modifiche, non opera per l'affidamento in prova in casi particolari, ex art. 94 TU Stup., atteso che tale misura alternativa alla detenzione non è espressamente menzionata tra quelle per cui si applica la previsione ostativa di cui al citato art. 58-quater, che, per il suo carattere restrittivo, non è suscettibile di interpretazione analogica».
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IMPUTATO IRREPERIBILE: LA CORTE D’APPELLO NON PUÒ PRONUNCIARE LA SENTENZA DI NON DOVERSI PROCEDERE PER MANCATA CONOSCENZA
>>>>>>>>> Alla luce della Riforma Cartabia, nel giudizio di appello non è prevista la pronuncia della sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell'imputato, in quanto - presupposta la conoscenza della pendenza del processo, già accertata in udienza preliminare o, qualora non celebrata, negli atti introduttivi del giudizio di primo grado - l'imputato non presente è sempre giudicato in assenza (se appellante ed in presenza di regolare notifica del decreto di citazione), oppure il processo viene sospeso e vengono ordinate le ricerche dell'imputato.