Consumatori  -  Redazione P&D  -  29/01/2023

Correntista vittima di spoofing: si al rimborso?

Nel provvedimento che si allega, si ritiene, fra l'altro, che nelle fattispecie di spoofing non sia generalmente ravvisabile la colpa grave del ricorrente, a meno che non si rinvengano indici di inattendibilità o anomalia del messaggio: in tale caso, potrà essere ravvisato un concorso di colpa tra le parti in relazione, da un lato, alla negligenza grave dell'utente che agevola li compimento della truffa, similmente a quanto avviene negli episodi di phishing e, dall'altro lato, alle criticità organizzative del servizio di pagamento offerto dall'intermediario.


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