1. Lo scenario della Collana
La riforma societaria del 2003-2004 considera la S.p.A. un "collettore di finanziamenti" destinati all"attività imprenditoriale. Questi provengono dalle banche, dai propri soci e dal grande pubblico dei risparmiatori, specie quando la società è quotata.
L"attuale crisi costituisce l"occasione per rendere sempre più operativi i numerosi strumenti finanziari che il legislatore pone a disposizione degli operatori. Alla rarefazione del credito bancario, infatti, corrisponde il maggior ricorso a canali alternativi di finanziamento.
Quest"occasione è colta solo a metà guardando agli interventi giurisprudenziali, la cui non eccessiva frequenza si deve anche al fatto che l"omologazione giudiziale degli atti societari acquista carattere residuale.
Invece gli studiosi esaminano in profondità le disposizioni dettate dalla riforma societaria sul finanziamento della S.p.A., estendendo le loro analisi anche alla "struttura finanziaria" delle S.r.l. e delle società cooperative.
Da parte sua il legislatore incrementa le possibilità di raccogliere finanziamenti, fidelizzando al contempo l"azionariato. Soltanto la presenza di "azionisti durevoli", infatti, assicura agli amministratori la possibilità di programmare politiche imprenditoriali a largo raggio.
Dagli interventi normativi, degli scrittori e dei giudici deriva il vasto dibattito che costituisce il retroterra dell"attuale Collana.
2. I criteri espositivi della Collana
Con l"attuale Collana – completamente elaborata e diretta da chi scrive – non si crea un manuale di diritto societario, né tantomeno si produce un nuovo commentario alle norme codicistiche e speciali sul finanziamento delle società di capitali.
La Collana pone invece l"accento sui problemi oggetto di maggior dibattito scientifico e più difficili per gli operatori.
In quest"ottica si valorizzano pure le circolari delle Associazioni di categoria (Assonime, ABI, Assogestioni).
Anche dove esigenze di spazio, oppure la necessità di non andare fuori tema, suggeriscono di accennare soltanto alcuni argomenti, l"apparato bibliografico consente i necessari approfondimenti.
D"altra parte le nuove tecnologie offrono valido supporto all"ampia bibliografia che arricchisce l"attuale Collana.
Nella scelta dei materiali il criterio – guida privilegia i contributi dottrinali e gli interventi giurisprudenziali (o della prassi) di maggiore attualità, nella convinzione che siano i più utili.
3. La struttura della Collana
L"esigenza di ristrutturare l"apparato produttivo e distributivo italiano attraverso il raggiungimento di dimensioni competitive con i concorrenti internazionali suggerisce di considerare in 1º luogo la circolazione dei pacchetti azionari, strumento particolarmente importante nelle ristrutturazioni aziendali.
L"acquirente della partecipazione azionaria (tutelato da adeguate previsioni contrattuali quando il trasferimento avviene per atto tra vivi) diventa socio, espletando le formalità analizzate in apposito volume. Esso ruota attorno all"attuale significato della nominatività obbligatoria, alla quale si contrappone la circolazione al portatore dei pacchetti azionari.
Peraltro le modifiche strutturali all"imprenditoria italiana, ed il conseguente ricambio dell"azionariato, si realizzano pure attraverso trasformazioni, fusioni o scissioni. Per attuare tali operazioni occorrono deliberazioni dell"assemblea straordinaria delle società interessate, obbligatoriamente verbalizzate dal notaio.
Da qui l"idea di analizzare, in altro volume della Collana, la verbalizzazione notarile delle deliberazioni assembleari di S.p.A., argomento non troppo studiato dalla dottrina fuori dalla manualistica e dai commentari al codice civile od alla riforma societaria.
Ma la maggior parte dei volumi finora pubblicati riguarda il finanziamento obbligazionario. Ciò considera il modo con cui il grande pubblico dei risparmiatori si è avvicinato al finanziamento sia degli enti pubblici (mediante BOT, CCT e simili), sia delle società private.
Pertanto le obbligazioni di S.p.A. (ed i corrispondenti titoli di indebitamento delle S.r.l. e delle società cooperative) sono analizzati 1ª di tutto nel procedimento di emissione e nelle loro forme, dedicando poi l"attenzione ai vincoli che l"emissione obbligazionaria incontra per mantenere l"equilibrio tra debt ed equity.
Le obbligazioni sono inoltre definite "titoli di gruppo organizzato". Da ciò l"esigenza di considerare, in 2 volumi tra loro complementari, l"assemblea degli obbligazionisti ed il rappresentante comune dei medesimi.
La fantasia degli operatori, recentemente supportata dal legislatore, crea infine numerose obbligazioni particolari e speciali. Anche queste sono studiate in appositi volumi della Collana.
Non mancano infine approfondimenti riguardanti i rapporti tra l"emissione obbligazionaria e le procedure concorsuali degli emittenti, sia privati che sovrani. Gli "scandali finanziari" che hanno contrassegnato l"inizio di questo millennio hanno purtroppo fatto scorrere tante lacrime ai risparmiatori.
Scrittori e giudici hanno perciò dedicato speciale attenzione al "risparmio tradito", fenomeno al quale si è però rimediato sul piano risarcitorio piuttosto che demolitorio.
L"attuale tendenza all"internazionalizzazione suggerisce inoltre, dove possibile, di dare spazio anche ai profili comunitari ed internazionali del finanziamento obbligazionario.
Si considerano infine le recenti disposizioni sul voto plurimo e maggiorato, inquadrandole nel più generale discorso sui diritti amministrativi degli azionisti.
4. I contenuti della Collana
È opportuno ricordare i titoli dei volumi pubblicati fino a giugno 2015 per consentire l"approfondimento dei contenuti precedentemente sintetizzati.
1. Le partecipazioni azionarie tra acquisto e gestione
2. Trasferimenti azionari e rapporti con la società
3. Le deliberazioni assembleari di S.p.A. verbalizzate dal notaio
4. La disciplina societaria e civilistica dei titoli di debito
5. Il dialogo tra la società emittente e gli obbligazionisti
6. I vincoli alle emissioni obbligazionarie
7. Gli aspetti corporativi dell"emissione obbligazionaria
8. L"ufficio di collegamento tra gli obbligazionisti e la società finanziata
9. I titoli di debito con caratteristiche speciali
10. I titoli di debito nelle procedure concorsuali
11. I diritti amministrativi degli azionisti.
5. Le prospettive della Collana
Il volume 12 può leggersi in ideale continuità con l"11, trattando i diritti patrimoniali degli azionisti. Sarà terminato e pubblicato a breve.
Il volume 13 tratterà gli strumenti finanziari "ibridi in senso stretto", così chiamati perché partecipano congiuntamente delle caratteristiche azionarie e obbligazionarie. La loro natura costituisce anzi il ponte concettuale per passare dall"analisi delle obbligazioni a quella delle azioni.
I volumi da 14 a 24, infine, esamineranno la raccolta di capitale attraverso l"emissione azionaria, di regola proporzionale ai conferimenti.
Strumenti La posizione dell"azionista (in linea di principio) si contrappone a quella dell"obbligazionista. Il socio, infatti, vive nell"incertezza di vedersi restituito il capitale impiegato nell"impresa comune.
Invece l"obbligazionista è giuridicamente certo che il capitale gli sarà restituito con gli interessi.
Azionisti e obbligazionisti peraltro condividono l"incertezza economica sulla restituzione delle somme impiegate.
Tuttavia l"azionista è in posizione peggiore dell"obbligazionista, essendo l"ultimo destinatario della restituzione. Non a caso nell"esperienza anglosassone si parla di residual claimants.
C"è quindi ancora molto da scrivere, sebbene circa metà del cammino sia stato ormai percorso con il prezioso supporto operativo dell"Editore e delle Redazioni.
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Anche grazie a loro lo scrivente sta realizzando la trattazione organica di temi finora prevalentemente svolti in contributi settoriali.