Consumatori  -  Redazione P&D  -  11/04/2023

Cassazione: se un cliente viene truffato con il phishing responsabilità sua e non delle banche

Lo ha stabilito la corte di Cassazione, con sentenza numero 7214 introducendo di fatto uno scudo di fronte alle richieste di risarcimento danni avanzati da correntisti truffati on line

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Se un cliente di una banca viene truffato con il phishing la responsabilità è sua e non dell'istituto di credito. Lo ha stabilito la corte di Cassazione, con sentenza numero 7214, presidente De Chiara, relatore Vannucci, introducendo di fatto un principio che rappresenta, per gli istituti di credito, uno scudo di fronte alle richieste di risarcimento danni avanzati da correntisti truffati on line. Nel caso oggetto della sentenza della corte d'appello di Palermo, il titolare del conto ha disconosciuto una operazione fraudolenta di bonifico eseguita per via telematica sul proprio conto da una terza persona. Nella causa di primo grado, il Tribunale di Palermo aveva condannato la banca a rimborsare al titolare del conto corrente la somma che era stata sottratta fraudolentemente, ritenendo che l'intermediario non avesse adottato tutte le misure di sicurezza tecnicamente idonee a prevenire danni come quello oggetto di causa. Tale decisione, tuttavia, è stata riformata dalla sentenza della Corte d'Appello di Palermo, per poi essere confermata dalla Suprema Corte. La Corte di Cassazione, richiamando nei fatti di causa le argomentazioni poste dalla Corte d'Appello, ha dichiarato inammissibile il ricorso escludendo la responsabilità dell'intermediario.

Carte di credito sempre di più nel mirino dei cybercriminali. L'Italia è nella top 20 ed è al 14/mo posto assoluto tra i paesi più colpiti per furto delle credenziali, secondo l'ultimo Osservatorio Cyber realizzato da Crif. Il maggior numero di vittime allertate per hacking vivono in Lazio (21,1%) e in Lombardia (14%). Le aree geografiche in cui vengono allertate più persone sono il Nord (37,8% nel complesso) e il Centro (36%), ma in proporzione sono gli abitanti del Sud e del Nord Est che ricevono più alert. Nel 2022 sono stati oltre 1,6 milioni gli alert inviati relativamente a dati rilevati sul dark web. In crescita (+4,4%) gli alert relativi ai numeri telefonici abbinati a nome e cognome. La maggioranza degli account violati riguarda l'intrattenimento con giochi online e dating (37,2%) ma è in crescita la violazione di account social (+125,8%). La classifica dei continenti più soggetti a scambio illecito di dati di carte di credito vede in testa il Nord America, in crescita del 34%, seguito dall'Europa che supera l'Asia, mentre il Sud America supera l'Africa. In fondo alla classifica l'Oceania. La classifica dei paesi più soggetti a scambio di dati di carte di credito vede in testa Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Brasile e India. Gli altri paesi che chiudono la top 10 sono Canada, Francia, Spagna, Giappone e Cina.

 




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