Il crollo del prezzo del gas sul mercato europeo si ribalta sulle bollette per famiglie e piccole imprese. Anche per i consumi elettrici: per il prossimo trimestre (da aprile a giugno) la tariffa scenderà del 55,3%, nonostante il governo abbia cancellato gli sconti che da metà dell’anno scorso hanno azzerato gli oneri di sistema, la voce dedicata per lo più agli incentivi per le rinnovabili.

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Ma cosa è avvenuto per determinare un calo così clamoroso del costo dell’elettricità, che si somma al meno 19,5% del trimestre precedente? Così come è avvenuto per le tariffe del gas (calate del 34% a gennaio e del 19% a febbraio), tutto dipende dalla discesa precipitosa del prezzo del metano a partire dall’autunno scorso, sceso dai 200 euro al megawattora di fine settembre ai 43 euro della chiusura di ieri al Ttf, indice di riferimento sulla piazza di Amsterdam, punto di riferimento per i trader in Europa.

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Il gas è il principale combustibile utilizzato nelle centrali elettriche italiane e indirizza il prezzo all’ingrosso dell’energia per operatori e imprese. Quest’ultimo è così sceso del 36% rispetto al trimestre precedente e anche le previsioni per i prossimi mesi rimangono a livelli contenuti. È soprattutto quest’ultimo elemento ad aver convinto ieri il collegio dell’Arera, l’Autorità che regola Energia, Reti e Ambiente a determinare un calo delle tariffe dell’elettricità così significativo.

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A cui si sommano le ragioni che erano già alla base del calo del gas nei mesi scorsi: la minore domanda in Europa a causa dell’inverno più mite del previsto, un aumento molto contenuto della richiesta di Gnl (il gas naturale liquefatto che viaggia via nave) da parte dell’Asia e della Cina in particolare, nonché un aumento dell’offerta di gas da parte degli Stati Uniti che è andato a sostituire le importazioni dalla Russia.

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Il calo delle bollette è evidente soprattutto alla voce “energia”, il cui costo scenderà del 69%, mentre il ritorno degli oneri di sistema peserà sul 6,9% del totale della spesa. Il governo erà già intervenuto con il decreto bollette (che ha avuto il via libera definitivo ieri dal Quirinale), il quale prevede il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30mila Euro).

Ma se si guarda sull’orizzonte temporale di un anno, comunque, la crescita dei prezzi all’ingrosso rimane comunque è elevato e questo si riflette sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica, come si legge nel comunicato dell’Arera: «In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole, compreso tra 1 luglio 2022 e 30 giugno 2023 - sarà di circa 1267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 luglio 2021- 30 giugno 2022)».