Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  05/06/2023

Australia, arriva la grazia per Kathleen Folbigg ingiustamente condannata per la morte dei suoi 4 figli

"NON LI HA UCCISI, AVEVANO RARE MUTAZIONI GENETICHE"

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La donna dopo 20 anni di prigione grazie alle ricerche di scienziati e studiosi stamattina ha lasciato il carcere di Grafton

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Non è stata Kathleen Folbigg a uccidere i suoi quattro figli. I bambini, morti tutti prima dei due anni, hanno perso la vita a causa di un gene che favorisce la morte in culla. La donna, 55 anni, è stata oggi graziata e scarcerata dal tribunale di Sydney dopo aver scontato vent'anni di prigione. E' stata anche riabilitata dall'accusa, diffusa a man bassa dai media australiani, di essere "la peggior serial killer" del paese.

I progressi della genetica, due anni di test del Dna e l'appello nel 2021 di decine di scienziati e premi Nobel hanno portato alla scoperta che la donna, e almeno le due figlie femmine, sono infatti portatrici del gene Calm2, che disturba i segnali elettrici del cuore e favorisce la morte improvvisa. "Con le evidenze disponibili oggi, possiamo concludere che esiste un ragionevole dubbio sulla colpevolezza di Ms. Folbigg" aveva detto la procuratrice Sally Dowling. Oggi è arrivata la grazia. E la scarcerazione.

"La malattia genetica causata dal gene Calm2 si chiama calmodulinopatia ed è per fortuna molto rara", tranquillizza il professor Peter Schwartz, direttore del Centro per le aritmie cardiache di origine genetica dell'Auxologico Irccs di Milano, uno dei massimi esperti al mondo di queste condizioni. I casi censiti al mondo sono 134.

I quattro figli di Kathleen Folbigg erano morti tutti all'improvviso poco dopo la nascita, mentre erano nella loro culla. La madre era stata accusata di averli soffocati, ma non aveva mai smesso di dichiararsi innocente. Caleb aveva smesso di respirare all'improvviso a 19 giorni. Suo fratello Patrick due anni più tardi: aveva 8 mesi e soffriva di epilessia. Altri due anni e a morire è stata Sarah, 10 mesi, seguita dall'ultimogenita Laura, che ha perso la vita nel 1999 a 18 mesi, durante il sonno. 

Allora la genetica era ai primordi. L'anno della condanna di Folbigg a 40 anni - il 2003 - è lo stesso in cui fu completata la prima lettura del Dna umano. "Oggi abbiamo imparato che le mutazioni sul gene Calm2 influiscono sulla trasmissione del segnale elettrico nel cuore e possono provocare morte improvvisa nei bambini" spiega Schwartz, che è stato consulente scientifico al processo di Sydney. La testardaggine degli avvocati e l'ascolto prestato dai giudici alle ragioni della medicina hanno portato oggi alla grazia e alla scarcerazione di Folbigg.

Il giudice in pensione Tom Bathurst, che ha condotto la revisione della sentenza, ha definito la donna "una madre attenta ai suoi figli, senza altra definizione possibile". L'Accademia australiana delle scienze, che si era battuta per l'approfondimento delle indagini, ha espresso, finalmente, il suo sollievo. "E' uno dei primi casi nel mondo in cui un'Accademia scientifica ha agito come consulente durante un processo criminale". 

Il caso di Kathleen Folbigg nel 2021 era anche stato trattato da un articolo scientifico sulla rivista di cardiologia Europace. Fra gli autori anche i due ricercatori italiani dell'Auxologico Lia Crotti e Peter Schwartz. "Non posso sapere se la donna sia colpevole o no" dice Schwartz. "Ma la morte nel sonno almeno delle due bambine è compatibile con la mutazione di cui purtroppo soffrivano".

 




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