In occasione dell'audizione del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale al Senato della Repubblica, Commissione Straordinaria per la tutela e promozione dei Diritti Umani, il collegio si è espresso anche in relazione all'operatività dell'unità preposta, nell' ambito di strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali (Parere del 01.08.2024).
Si riporta, in particolare, la parte della relazione in cui si svolgono alcune considerazioni sull'amministrazione di sostegno:
"L’attività del Garante nel “settore salute” riguarda tutti quei soggetti che versano in situazioni configuranti - de facto - forme di privazione della libertà personale, e consiste nel monitoraggio di differenti tipologie di strutture tra cui Spdc (Servizi psichiatrici di diagnosi e cura) ossia reparti dove si effettuano Tso, Rsa e REMS: strutture logistiche tra loro differenti ma tutte accomunate dalle possibili criticità di ordine sanitario caratterizzate, per l’appunto, da potenziali, arbitrarie, limitazioni della libertà personale.
Entro tale ampio spazio di intervento, il Garante ha avuto modo di occuparsi di variegate problematiche spesso accompagnate da puntuali relazioni e sollecitazioni di interventi istituzionali.
Per quel che concerne il ricovero di anziani presso Rsa, le criticità riscontrate attengono –nella maggior parte dei casi– a disfunzioni correlate all’operato degli amministratori di sostegno, nominati dal Giudice Tutelare ex l. 6/2004 “con esclusivo riguardo alla cura e agli interessi della persona beneficiaria”. Tuttavia, spesso sono proprio gli amministratori di sostegno ad assumere decisioni in merito al trasferimento della persona in residenze sanitarie e ad imporre preclusioni rispetto alle visite di parenti e amici, senza tener conto della volontà del beneficiario e agendo con modalità assimilabili ad una “interdizione impropria”, così contribuendo alla “ghettizzazione” dei soggetti portatori di disabilità (fisica o psichica).
In attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il decreto legislativo 5 febbraio 2024, n. 2 ha istituito il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità (autorità che sarà operativa dal 1° gennaio 2025) con cui il Garante nazionale dovrà interfacciarsi, al fine di armonizzare e potenziare gli interventi a tutela delle persone con disabilità ospitate in strutture chiuse."