Cultura, società  -  Redazione P&D  -  29/09/2021

Adelaide Del Vasto, una delle madri dell'Europa - Monica Castello

Adelaide Aleramo del Vasto, Marchesa di Savona e del Monferrato, nota in Sicilia come la contessa Adelasia, benché quasi sconosciuta è stata una pioniera dell’idea di Europa.

Nata a Savona nel 1070 da Manfredi di cui rimane orfana nel 1088, lascia la sua terra con i fratelli quando si accorge che lo zio reggente, Bonifazio, ha intenzione di sterminare gli eredi di Manfredi per assicurarsi il marchesato, recandosi nei possedimenti siciliani (l’attuale Sud Italia) dove le genti longobarde o altrimenti dette italiane venivano accolte con favore.

Nel 1089 sposa il cinquantottenne Ruggero d’Altavilla, Gran Conte di Sicilia, il più potente feudatario dell’epoca, da poco vedovo con dieci figli legittimi ed altri nati fuori dal matrimonio. Da questo legame nato per interesse nascono non solo due figli, Simone e Ruggero, ma anche un’intesa forte tra il conte, uomo intelligente e colto, ed Adelasia, che impara da lui l’arte della diplomazia e del regnare divenendone fidata consigliera, riuscendo anche a far sposare i fratelli e le sorelle con i figli del Conte, rafforzando così la posizione dei Del Vasto in territorio siciliano. Naturalmente non le mancavano i detrattori, che l’accusavano di troppa interferenza e di scarsa avvenenza.

Il Conte Ruggero muore a settantadue anni, dopo tutti i suoi eredi maschi tranne Simone, che lo seguirà quattro anni dopo,e Ruggiero, lasciando reggente Adelaide. La vedova trasferisce la Corte da Mileto a Palermo, centro  commerciale dell’epoca, e prosegue la sua attività diplomatica con il Papa, con i Normanni e con il mondo musulmano, costruendo accordi economici e scambi culturali. Il suo sogno è vedere Il figlio incoronato re e destinato ad un regno ben più grande di quello ereditato, che comprenda l’Italia e le terre che si affacciano sul Mediterraneo.

Per raggiungere il scopo sposa a quarant’anni Baldovino, fratello di Goffredo di Buglione e re di Gerusalemme, in gravi difficoltà economiche, stringendo un accordo che vede le finanze di Baldovino risanate ed il suo regno in eredità a Ruggiero, arrivando a San Giovanni d’Acri con una flotta maestosa magnificamente descritta dal Ibn Idris, poeta arabo ed autore del Libro di Ruggiero.

Ma Baldovino non è leale come il fratello: avido e lascivo, spoglia la moglie di tutti i suoi beni, la umilia ed infine, aiutato dal Patriarca di Gerusalemme Arnoldo Malecorno, a sua volta istigato da Papa Pasquale, che mai aveva digerito l’annullamento delle precedenti nozze di Baldovino con l’armena Arda così come l’indipendenza di Adelaide, dichiara nulle le nozze per una presunta consanguineità con la moglie, tornando da Arda.

Adelaide è costretta a rientrare a Palermo nel 1117, derubata dei suoi tesori, ripudiata con ignominia e privata del trono che voleva per il figlio Ruggiero, che da solo la accoglie al porto.

La situazione a Corte è per lei insostenibile: rifuggita da tutti, oggetto di pettegolezzi, derisa sia pur di nascosto per non incorrere nelle ire di Ruggiero che sempre la difende, decide di ritirarsi nel monastero da lei fondato a Patti, dove muore nel 1118

a quasi cinquant’anni, senza poter vedere realizzato il suo sogno. Ruggero infatti sarà re solo nel 1130, dopo una lunga trattativa con Papa Innocenzo II. Dopo la sua morte la figlia Costanza, già trentacinquenne, andrà in sposa ad Enrico, figlio del Barbarossa, per rafforzare il legame tra la Sicilia ed i Normanni, suoi fedeli e potenti alleati. Nel 1189, a quarantuno anni (un miracolo per quei tempi), darà alla luce Federico, colui che ricostruirà il Sacro Romano Impero di Carlomagno, porrà le basi della lingua italiana, fonderà l’Università di Napoli e rivoluzionerà la Storia, scrivendo le Costituzioni di Melfi che ancor oggi sono alla base di tutte le Costituzioni europee, meritandosi così l’appellativo di Stupor Mundi. Il sogno di Adelaide viene infine realizzato, anche se per poco, ma basterà per ridare vita all’idea di Europa cullata da Carlomagno che ritornerà nei secoli concretizzandosi ai giorni nostri.




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