Sembrano lontane da noi, certe storie di amori contrastati. Ma quanto? L'altra domenica mattina, a Monfalcone, una ragazzina di 15 anni si è fatta coraggio: si è allontanata da casa e ha composto al telefono il 112, numero unico dell'emergenza, per chiedere aiuto. Si è sfogata con a un agente della Polizia di Stato, accorso con la Volante dal commissariato di via Foscolo. E ha raccontato dell'amore nutrito verso il fidanzatino, osteggiato dalla sua famiglia, di origini straniere. Lo è pure il ragazzo, un connazionale.
Un giovane residente nella zona, maggiorenne, ma di poco più grande di lei. Un legame inviso, dunque. Ed è per questo che la quindicenne monfalconese si è dileguata dal luogo di residenza. Apparendo agli occhi di chi stava raccogliendo il suo sfogo, la sua richiesta di aiuto, «spaventata» all'idea di ritornare nell'alveo familiare.
Sempre all'agente la ragazza ha riferito infatti di presunti «maltrattamenti in ambito domestico», forse riconducibili proprio a questo legame adolescenziale, visto non esattamente di buon occhio dai genitori. Una circostanza che si è appresa soltanto ieri mattina. Infatti, davanti alle indagini in corso, la vicenda fin dall'inizio è stata tenuta sotto stretto riserbo.
Una storia delicata, seguita, per i suoi eventuali risvolti, dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Trieste e dai Servizi sociali del Comune di Monfalcone. Nella fase attuale, di accertamento delle verità, corre d'obbligo sottolineare che vige il segreto istruttorio.
Non solo: la ragazza, in quanto minorenne, ha diritto alla massima tutela. Ed è il motivo per il quale si omette ogni dettaglio che la possa rendere in qualche modo identificabile, in una città da trentamila anime dove comunque la fetta di popolazione di origine straniera supera il 30% della quota dei residenti e si misura su 8.859 cittadini.
È bastata tuttavia la dichiarazione della minore, circa i presunti «maltrattamenti» in casa per far ritenere opportuno, in via cautelativa e pertanto prima di definire la situazione nella sua interezza, ascoltando anche i parenti, allontanare subito la ragazza dal contesto familiare. In questi casi, infatti, quando il quadro che si prospetta agli occhi delle forze dell'ordine non appare nitido in tutte le sue sfaccettature si procede in un'ottica di una massima prudenza. Sicché la giovane ora si trova in un luogo protetto, una struttura per minori situata in un'altra zona, distante dal contesto d'origine. Così da dar corso a ogni necessaria valutazione. Compresa quella in ordine al background culturale d'origine, sotteso alla vicenda. Stando a quanto appreso, comunque, l'allontanamento avrebbe in qualche modo contribuito a rendere meno esasperati i rapporti, stemperando le divergenze fin qui maturate. È stato il Comune di Monfalcone, attraverso i Servizi sociali, a occuparsi di trovare la struttura adatta all'accoglimento della ragazza. Che agli agenti della Volante, domenica, è parsa uscita, nel suo amore osteggiato, dalla trasposizione moderna di Romeo e Giulietta, con un finale, però, meno drammatico. —