VB EVITA L'ERGASTOLO
La donna è stata condannata a 24 anni di reclusione per l'omicidio del fidanzato Mattia Caruso, avvenuto il 25 settembre dello scorso anno in provincia di Padova. L'indagata aveva da subito tentato di depistare le indagini, riferendo dell'aggressione di una terza persona
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Niente ergastolo per VB. La donna che nel settembre del 2022 uccise con una coltellata al cuore il fidanzato, Mattia Caruso, al termine di un litigio nel parcheggio di un locale ad Albignasego, a pochi chilometri da Abano Terme, è stata condannata dalla corte d'Assise di Padova a 24 anni di reclusione. La sentenza è arrivata poco dopo le 21 di ieri, mercoledì 18 ottobre, al termine della camera di consiglio: condanna a 24 anni per l'omicidio del fidanzato 31enne e per il reato di diffamazione. La pm Valeria Sanzari aveva chiesto per B, imputata di omicidio volontario aggravato dal rapporto affettivo, la condanna alla pena dell'ergastolo, ma i giudici hanno applicato le attenuanti generiche. Dopo la sentenza VB verrà condotta in carcere perché ci sarebbe il pericolo di fuga nonostante il braccialetto elettronico. Una "sorpresa" per l'imputata che, come riporta PadovaOggi, avrebbe chiesto preoccupata e incredula all'avvocato Alberto Berardi: "Ma devo andare in carcere? Stasera?".
Il pubblico ministero, Valeria Sanzari, ha sottolineato come le dichiarazioni dell'imputata fossero "assolutamente inattendibili", poiché "ha sempre mentito" sulle circostanze del delitto, indicando in un non precisato "maghrebino" il responsabile, versione resa anche ai giovani intervenuti per soccorrere la vittima e poi ai carabinieri. Infatti, in un primo momento la donna aveva raccontato una storia totalmente diversa, riferendo di un'aggressione avvenuta in un parcheggio all'esterno di un locale dove i due erano andati a far serata. Un uomo misterioso si sarebbe avvicinato a Mattia per dirgli qualcosa, lui avrebbe detto alla compagna di aspettarlo in macchina, ma poco dopo sarebbe scoppiato un diverbio finito nel sangue. Mattia sarebbe risalito in auto, per poi accasciarsi sul volante pochi chilometri dopo. Avrebbe fatto in tempo anche a uscire dall'auto, ma a quel punto sarebbe crollato sull'asfalto. Solo a quel punto lei, V, avrebbe capito che lui era ferito. Una versione che era apparsa da subito poco convincente e che infatti ha retto ben poco.
Messa alle strette dai magistrati VB ha poi confessato di aver ucciso il fidanzato con un coltello a serramanico di proprietà della vittima, poi riposto nell'auto mentre Mattia era ancora incosciente. Un colpo dritto al cuore al culmine di una lite, che non ha lasciato scampo al 31enne, deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. Ad oltre un anno da quella maledetta notte è arrivata la condanna a 24 anni per VB, una storia terribile che, al di là della sentenza, ha devastato due famiglie.