Approfitto della Vostra vicinanza a Diritti in Movimento e, nella certezza di trovare interlocutori curiosi e disponibili, vengo a Voi per raccontarvi una mia avventura nata molti anni fa quando casualmente, ma il caso non esiste, conobbi il prof. Paolo Cendon. Nacque una bella amicizia fondata sul confronto e sulla discussione, sull’affetto e sulla stima. L’amicizia è il sentimento più alto e più profondo che può unire due persone. Del resto, Lui disse “vi ho chiamato amici”, non fratello e sorelle ma amici.

Contribuii alla nascita del sito Persona&Danno, dell’associazione e poi di DM. Durante questi lunghi anni ho scritto e ho cercato. Cercato di capire cosa stesse accadendo. E ormai molti anni fa manifestai la mia preoccupazione  (lo dissi anche agli amici cendoniani) nella consapevolezza che la nostra civiltà era in totale decadenza ma il momento che ci era dato di vivere doveva essere colto come una opportunità unica. Alla fine della fase distruttiva che allora prevedevo ed ora stiamo vivendo, ci sarebbe stata la necessità di “ricostruire”, anzi di costruire un mondo nuovo. E noi dovevamo essere pronti perché potevamo fare la differenza ed essere portatori di quelle novità necessarie, anzi indispensabili, a ripensare e a ricostruire. Abbiamo le competenze, abbiamo la capacità di collaborare, abbiamo l’amore per la verità e per l’uomo, siamo pronti a lottare per la dignità e per la libertà. Possiamo, anzi dobbiamo, fare la differenza.

Da tali riflessioni e ricerche è nato un saggio che è stato pubblicato dall’edizioni Il Cerchio (la casa editrice che ha tradotto e pubblicato per la prima volta in Italia le opere di Tolkien ed ora è specializzata in saggistica).

“Più che un libro è un viaggio, un viaggio che ho voluto fare e che non è ancora concluso che, spero, possa proseguire. Un viaggio, un percorso personale di ricerca e studio offerto a donne desiderose di comprendere e di lottare con e per le altre e gli altri; suggerito a uomini audaci e impazienti di riacquistare un ruolo decisivo nella creazione della società in cui vivono, capaci di costruire senza prevaricazioni e senza arroganza. Spunti di riflessione e pensieri che si intrecciano e si intersecano a formare una ragnatela che tutto collega”. Così si può leggere in copertina.

Un lungo viaggio che conduce a una domanda che è anche la domanda da cui è possibile partire: siamo giunti al punto di non ritorno? L'atmosfera che si respira negli ultimi mesi non lascia spazio a dubbi. Stiamo attraversando un guado, andando verso un oltre. Sta a noi scegliere in che direzione andare, se fermarci per pensare e progettare il futuro, affrontarlo a testa alta ma insensatamente, o analizzare con onestà ciò che è stato e ciò che siamo, ciascuno e tutti, per affrontare una sfida che sconcerta e spaventa, emoziona e sprona a procedere, a non fermarsi, a costruire un mondo nuovo, vero e vitale. Questa sfida non può essere affrontata da soli e men che mai uomini contro donne armati, e viceversa. Solo insieme con umile consapevolezza, vestiti di coraggio e determinazione, forti della conoscenza di storia e pensiero filosofico, armati degli strumenti del diritto e della scienza potremmo procedere, insieme verso la cima della montagna.

Così se accanto alle molte iniziative che stiamo programmando, accanto al lavoro costante e quotidiano di AdS e di promozione delle nostre idee e dei nostri progetti Vi rimanesse un po’ di tempo sarei lieta di confrontarmi con Voi sui temi che ho affrontato e che penso siano chiavi di volta di una visione veritiera su ciò che è stato e di un esame critico dell’oggi e, quindi, premesse per creare il domani.

Un abbraccio corale.

Maria Rita

P.S. per chi volesse il saggio può essere acquistato on line direttamente nel sito dell’editore o nelle librerie (è distribuito da Messaggerie Libri) oppure posso inviarvelo per posta perché ho un accordo con l’editore che mi consente di cederlo a un prezzo calmierato e ridotto rispetto al prezzo ci copertina