Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  20/07/2023

Roma: la procura fa appello contro la sentenza che ha assolto il bidello per una "palpata breve"

La scorsa settimana il tribunale di Roma ha emesso una sentenza che ha assolto il bidello di una scuola superiore romana, condannato a tre anni e sei mesi di reclusione, per aver palpato le parti intime di una studentessa.

Il motivo per cui è stato assolto? La palpata è durata tra i 5 e i 10 secondi, per cui considerata “fugace” e avvenuta in “ambiente scherzoso” date le ripetute “battute” – definite poi “frasi inopportune” dal pm – del bidello che ha appellato la ragazza come «Mia moglie» e «Amore».

La procura ha fatto appello contro la sentenza: «Un’azione che dura tra i cinque e i dieci secondi, come il palpeggiamento ai glutei descritto da una studentessa minorenne dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini a opera del bidello». Il pm fa leva sul fatto che possa esserci stato un “fraintendimento” riguardo la situazione, definita dal tribunale «una manovra maldestra».




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