Si prende in esame una recente sentenza della Corte di Cassazione (numero 20612/2023 – I sezione Penale) depositata il 15/05/2023 in tema di questione di competenza per territorio e suo procedimento per rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione ex art. 24 bis c.p.p.
Il fatto, in breve: il Tribunale di Latina, con un’apposita ordinanza, rimetteva gli atti alla Suprema Corte di Cassazione per la risoluzione, in via pregiudiziale, della questione di competenza per territorio sollevata dagli imputati.
I giudici di Piazza Cavour, nello specifico, ritengono il rinvio non ammissibile e nell’analizzare l’istituto, che è stato recentemente novellato, ne delimitano i confini.
In particolare, si ribadisce che: il giudice investito della questione o che intenda rilevarla ex officio è tenuto, ai fini dell’ammissibilità del rinvio, a motivare la propria determinazione, analizzando la questione, compiendo una preliminare delibazione di non manifesta infondatezza della stessa e prospettando l’impossibilità di risolverla mediante l’utilizzo degli ordinari strumenti.
Diversamente opinando e operando, infatti, si finirebbe per interpretare il rinvio pregiudiziale come una sorte di delega del giudice di merito al giudice di legittimità creando uno strumento indeterminato e dispersivo non idoneo a rispondere ai canoni del giusto processo ex art. 111 Cost.
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