Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  14/10/2024

Picchiata e perseguitata dall'ex mentre lavoravano sulle navi da crociera

LEI LO DENUNCIA A TRIESTE

La Procura di Trieste ha indagato un ex dipendente della omissis accusato di violenze nei confronti di una collega con cui aveva avuto una relazione sentimentale

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Picchiata e perseguitata da un collega con cui aveva avuto una relazione a bordo delle navi in cui lavorava. La vittima è una giovane dipendente della omissis: una ragazza straniera che, sfiancata da quanto stava subendo per mesi e mesi, non appena è approdata a Trieste ha sporto denuncia.

La Procura ha aperto un fascicolo sul caso e ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, un trentasettenne rumeno che la magistratura sta ora cercando con l’intenzione di notificargli gli atti processuali per l’udienza preliminare davanti al gup Luigi Dainotti. Al momento, da quanto risulta, non è stato ancora rintracciato.

I due, come riferito dalla donna alle forze dell’ordine, in passato stavano insieme; ma il trentasettenne non aveva accettato la fine del loro rapporto e si era messo a perseguitare la ex con ripetute richieste, messaggi e telefonate incessanti sia a bordo sia quando la nave attraccava nelle diverse località previste dalle tappe delle crociere su cui i due erano imbarcati insieme per ragioni professionali.

I fatti denunciati dalla vittima sarebbero iniziati a marzo 2020, quando l’uomo aveva iniziato a mostrarsi geloso: tempestava la ex compagna di chiamate al cellulare, anche più di cento in una sola giornata. Tanto che la ragazza si era trovata costretta a cambiare numero. Non solo. Il trentasettenne a un certo punto aveva inoltrato foto intime della donna a suo fratello dicendole che, se non avesse risposto al telefono, avrebbe inviato ulteriori immagini.

Ma dalle parole, poi, l’uomo poco tempo dopo era passato alle mani. È marzo 2022 quando i due sono imbarcati insieme sulla “omissis”: la giovane ha raccontato alle forze dell’ordine che l’ex compagno la minacciava con espressioni offensive e inoltre l’aveva picchiata per gelosia con pugni e calci in testa, provocandole anche dei vistosi lividi sul volto.

Nel luglio 2022 l’uomo aveva terminato il proprio lavoro a servizio della compagnia (non si esclude che sia stato licenziato proprio per queste violenze, ma non ci sono conferme in merito) e nonostante questo non aveva smesso di perseguitare la ex fidanzata: non potendo più avere occasione di incontrare la donna come collega, lo aveva fatto imbarcandosi in qualità di passeggero per due settimane di fila.

Ma la donna, stando a quanto ha riferito lei stessa nella sua denuncia, aveva espresso chiaramente la volontà di interrompere qualsiasi rapporto con il trentasettenne proprio a causa dei suoi comportamenti spesso violenti e minacciosi. Ciò non era bastato: a metà ottobre del 2023 l’uomo aveva ripreso a mandare messaggi intimidatori in lingua inglese. «Se sei in qualche cabina ti vengo a scoprire e ti brucio». E, ancora, con insistenza: «...ti prendi gioco di me... ti brucio, lo giuro sulla mia vita», questo si sentiva dire la ragazza.




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