"MI CHIAMAVA E DICEVA ‘FA FREDDO QUI LA NOTTE’"
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La denuncia di Lucietta Carnazzo, moglie di Alessandro Salvaggio ucciso nel carcere Mammagialla di Viterbo: “Nessuno ha monitorato il suo assassino. Aspetto ancora delle scuse da parte dello Stato”
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Dentro quel carcere non ci sarebbero le «giuste condizioni di vita che sono pessime e denigranti e irrispettose dei diritti dei detenuti», diceva Alessandro Salvaggio alla moglie un mese prima di essere ucciso.
«C’è freddo la sera, i detenuti sono senza regole, la struttura è fatiscente, le condizioni igieniche lasciano a desiderare», questo raccontava il detenuto che aveva una lunga esperienza di carceri.
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