Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  15/03/2024

Lo hanno arrestato prima che potesse commettere qualcosa di più pericoloso

Si tratta di uno stalker, ancora una volta, che si era avvicinato alla sua vittima nonostante un provvedimento giudiziario di divieto.

L'uomo è un quarantaseienne triestino residente sull'altipiano carsico, accusato di perseguitare una donna di dieci anni più giovane con cui aveva avuto una relazione. Ma, come purtroppo accade in questi casi, non accettava la fine del rapporto: anzi, continuava a perseguitarla con messaggi, chiamate e appostamenti nel rione di Roiano, dove risiede la vittima.

La Polizia di Stato ha dato così esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Trieste; il provvedimento, come precisa un comunicato della Questura diffuso ieri, «rappresenta un aggravamento della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa».

L'arresto è stato messo a segno dagli agenti del Commissariato di Opicina: i poliziotti, infatti, hanno accertato che il quarantaseienne triestino, indagato per atti persecutori e al quale era già stato imposto di non avvicinarsi a più di trecento metri dalla ex fidanzata, aveva violato la prescrizione giudiziaria avvicinandola in un parcheggio.

Non solo. L'uomo si era anche recato più volte sul posto di lavoro della vittima chiedendo al suo capo di intercedere affinché la donna rimettesse la querela sporta nei suoi confronti. È così che sono scattate le manette.

«Il giudice per le indagini preliminari – conclude la Questura nel comunicato stampa – preso atto che la misura disposta in precedenza si era rivelata inefficace, ne disponeva l'aggravamento con la custodia cautelare in carcere, puntualmente eseguita». Il quarantaseienne adesso è al Coroneo. —

 




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